Caso Cannavaro. I medici: “Non abbiamo ricevuto alcuna lettera”

cannavaro_1Poco meno di due ore e, poi, appuntamento ai supplementari. L’udienza dei due medici della Juventus nell’ufficio del capo procuratore dell’antidoping del Coni non ha emesso alcun verdetto perchè Bartolomeo Goitre e Luca Stefanini hanno chiesto, ed ottenuto come da procedura, da Torri due settimane di tempo per presentare una dettagliata documentazione. «Non ci aspettiamo alcuna sanzione», così l’avvocato Luigi Chiappero. «Siamo molto sereni anche perchè, per noi, la cosa più importante è già accaduta con l’archiviazione di Cannavaro. Ora – continua il legale incaricato dell’assistenza dei due medici – si tratta solo di problemi burocratici».\r\nLa linea difensiva dei due medici della Juve è chiara: la lettera dove si richiedevano ulteriori documenti sulla terapia praticata al difensore bianconero in seguito alla puntura d’ape non è mai stata indirizzata al loro domicilio, ufficio o postazione, ma al giocatore stesso per poi rimanere chiusa e allegata al registro della posta della società. Il caso-Cannavaro, intanto, sconfina nei malumori dei rapporti interni agli uffici del Coni. Ieri, in corso Galileo Ferraris è arrivata una raccomandata a firma Comitato per le esenzioni a fini terapeutici. Motivo? Il Ceft, infastidito dalla fretta con cui la procura antidoping e, successivamente, il Tribunale nazionale antidoping hanno, rispettivamente, proposto e accettato l’archiviazione di Cannavaro, ha deciso di mettere per iscritto l’esito negativo dell’esenzione perchè non in possesso dei documenti ulteriori richiesti. Cosa può, adesso, accadere? Niente, perchè il capitolo Cannavaro è archiviato proprio sul presupposto di un’esenzione non arrivata perchè, chiusa fra la posta della società, è rimasta la lettera dove si invitavano i medici della Juve a completare la propria documentazione sulla terapia usata per curare il capitano della Nazionale. Ciò che risulta sancito in una decisione del Tribunale antidoping del 12 ottobre 2009.