C’è una data: il prossimo 26 maggio 2017 inizierà il processo sportivo alla Juventus sul caso biglietti. Lo scrive oggi la ‘Gazzetta dello Sport’, da sempre attenta e ben informata su tutto quello che accade attorno alla Procura Federale. Il processo sportivo si farà sulla base delle carte dell’’inchiesta Alto Piemonte, nella quale né la Juventus né i suoi tesserati sono mai stati indagati.
La giustizia sportiva, però, segue un suo corso, quindi può avviare processi anche senza che ci sia alcun imputato a livello penale. Secondo l’articolo della Gazzetta, rischiano sanzioni l’ex direttore marketing Francesco Calvo (oggi al Barcellona), il responsabile della biglietteria Stefano Merulla, il security manager Alessandro D’Angelo e il presidente Andrea Agnelli. Il procuratore Giuseppe Pecoraro, di cui si attende che sia desecretata l’audizione davanti alla Commissione Antimafia, accusa la Juve di aver violato le regole relative alla vendita dei biglietti e ai rapporti con il tifo organizzato, ma aggiunge anche un’ipotesi esclusa dal processo penale, ossia di aver avuto un “contributo fattivo della malavita organizzata”.
L’accusa si basa sulla presenza tra gli ultrà di Rocco Dominello, persona incensurata e legata secondo l’accusa ad ambienti malavitosi calabresi. Il 26 maggio ci sarà la prima udienza del processo sportivo con il dibattimento, poi la Juventus potrà presentare la propria linea difensiva al collegio di cinque giudici. Nel giro di pochi giorni ci sarà già la sentenza di primo grado.