Caso biglietti: tutto rinviato al 15 settembre. Si è conclusa così la prima udienza del processo sportivo che vede accusata la Juventus di aver avuto rapporti non regolari con alcuni gruppi ultras per la gestione di biglietti e abbonamenti allo Stadium. Davanti ai giudici del Tribunale federale nazionale, la cui sede è a Roma in via Campania, oggi si è presentato anche il presidente bianconero Andrea Agnelli.
L’udienza, iniziata poco dopo le 13:30 si è conclusa nel giro di un paio d’ore: Agnelli è stato deferito dalla Procura Federale di Giuseppe Pecoraro per la presunta violazione degli articoli 1 bis (lealtà sportiva) e 12 (rapporti con i tifosi), mentre la Juventus è accusata di responsabilità diretta. Nel mirino del procuratore federale, soprattutto i rapporti con la figura di Rocco Dominello, accusato di avere legami con la criminalità organizzata.
Oltre ad Agnelli, accompagnato dagli avvocati Franco Coppi e Luigi Chiappero, a processo sportivo anche Francesco Calvo (ora al Barcellona, difeso da Leandro Cantamessa), Alessandro Nicola D’Angelo, security manager bianconero, e Stefano Merulla, responsabile del “ticket office” della Juventus. L’udienza, dicevamo, si è conclusa con il rinvio alle ore 10 del 15 settembre prossimo per consentire alle parti di valutare eventuali patteggiamenti sul caso biglietti:
“Il Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare – si legge nel comunicato della Figc – , considerato che alla odierna udienza sul deferimento relativo a Andrea Agnelli, Francesco Calvo, Stefano Merulla, Alessandro Nicola D’Angelo e alla società Juventus, tutti i soggetti deferiti tramite i loro difensori hanno chiesto una sospensione al fine di poter valutare una proposta di definire il procedimento con patteggiamento ex art. 23 CGS FIGC, considerato che la Procura Federale non si è opposta, ha rinviato la trattazione del deferimento al 15.9.2017”.
Contrariamente a quanto trapelato fino a ieri, dunque, non ci sarà alcuina sentenza prima della finale di Champions League in programma a Cardiff il prossimo 3 giugno.