Il caso biglietti e i presunti contatti che la Juventus avrebbe avuto con ambienti malavitosi secondo l’accusa della giustizia sportiva, continua ad essere assai spinoso. Nei giorni scorsi Giuseppe Pecoraro è stato nuovamente in Commissione Antimafia, dove – come riporta Tuttosport’ – ha dovuto inevitabilmente ritrattare sulla famosa intercettazione “fantasma”. A parlare non era Andrea Agnelli e secondo il Procuratore Federale che ha colto l’eredità di Stefano Palazzi, si tratta comunque di una sensazione, di qualcosa che non esclude i legami del club bianconero con persone poco raccomandabili.
Ora si attende con curiosità il processo sportivo che prenderà il via il prossimo 26 maggio: secondo alcune indiscrezioni Pecoraro chiederà tre anni di inibizione per Andrea Agnelli, secondo altri un anno e mezzo. Intanto, sulla vicenda è tornato a parlare il ds della Figc, Michel Uva, che a Radio 24 ha dichiarato: “Ci sono delle cose da valutare in questi giorni, io non vorrei ritornare sull’argomento. Rispetto assolutamente la commissione antimafia e il lavoro della giustizia federale. Se dovessero esserci stati degli errori ognuno, e parlo solo della Federazione è chiaro, i panni se li laverà in famiglia”.
L’impressione è che la Procura Federale non sia più solida come all’inizio di questa vicenda, e lo si evince anche dalle parole di Gianni Malagò, presidente del Coni. “Indubbiamente c’è qualcosa che non quadra – dice – , ho letto i giornali, è indispensabile che il procuratore Pecoraro chiarisca bene, perché non ci siano equivoci, mi sembra importante nell’interesse di tutti e del suo sistema in particolare. Le denuncia della Bindi? Non posso essere contrario, ha gli elementi per giudicare, ne prendiamo atto. Io ho già detto che sul tema dell’Antimafia invito tutti, se non si è letto gli atti, a non dare giudizi, si rischiano brutte figure”.
L’impressione è che la vicenda andrà davvero chiarita per bene e secondo quanto scrive ‘La Stampa’, lo stesso presidente Federale, Carlo Tavecchio, vorrebbe avere un confronto faccia a faccia con Pecoraro. Che in molti abbiano fiutato la poca consistenza delle accuse e che il processo sportivo possa rivelarsi un boomerang contro la federcalcio visto che nel processo penale né la Juve né i suoi tesserati sono indagati? In arrivo altre richieste di risarcimento danni?