Non bastavano le anticipazioni del capo della Polizia Manganelli sul nuovo scandalo scommesse in arrivo… Pare che un altro ciclone sia pronto ad investire il calcio italiano: stando a quanto riporta oggi ‘La Stampa’ sarebbe in corso un’indagine sul rilascio di carte d’identità taroccate da parte del Comune di Fermo. L’indagato numero uno è stato rimosso dall’incarico all’anagrafe, ma aveva già concesso la cittadinanza italiana ad almeno venti giocatori professionisti: 5 di serie A, 15 di serie B o Lega Pro. L’inchiesta ha avuto inizio a Fermo, ma potrebbe davvero non avere mai fine: l’inchiesta della procura e dei carabinieri della città a metà strada fra Ascoli ed Ancona nasce circa un anno fa e mette sotto osservazione le carte d’identità irregolari a partire dal 2004.
Non poteva essere un caso, dunque, che tutti gli stranieri venissero a Fermo e tornassero a casa con i requisiti giusti per farsi tesserare da squadre che, altrimenti, non avrebbero potuto farlo vista la regola restrittiva sugli extracomunitari. Pare che gli intermediari fossero alcuni agenti e procuratori. “Non siamo una città facile, leggera, superficiale. Mi sento di rivendicare – puntualizza il sindaco Brambati – la correttezza delle persone che lavorano in questi uffici per il governo della città: se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi. L’anagrafe? L’ho rivoluzionata, adesso è in mano a due funzionari laureati in legge…”.
I nomi al momento sono ancora tenuti nascosti, ma una fonte investigativa fa sapere: “Per il gruppo di giocatori professionisti siamo in una fase delicata e complessa dell’indagine perché dobbiamo verificare se le carte d’identità vere siano frutto di documenti falsati ad arte. Si tratta di un’operazione lunga in quanto richiede controlli internazionali…”. Secondo le indiscrezioni riportate dai media, però, alcune delle squadre coinvolte sarebbero di grosso calibro, una di Roma.