Se ci fosse l’Avvocato Agnelli, come nell’era Maifredi, la definirebbe “Juve emozionante”. Chi si attendeva un passo avanti, rispetto alla Samp, si è trovato alle prese, al contrario, con lo stesso spettacolo. Sei gol subiti in 180 minuti, una difesa nella quale il solo Chiellini è degno dello squadrone del passato, e un centrocampo in cui Melo e Sissoko hanno in comune l’abbondanza di quantità e la carenza di qualità. Aggiungiamo il fatto che, in attacco, serve a poco un Krasic convincente senza un centravanti vero, e che, con gli infortuni contemporanei di Traoré e De Ceglie, non esiste più un terzino sinistro di ruolo. Tocca a Grosso?\r\n\r\n(di Carlo Nesti per Nestichannel.it)