Capitan Danilo è il primo che l’ha saputo: soffre di un terribile male | Ha tenuto nascosto tutto per anni
Danilo sapeva da tempo che il suo compagno di squadra non stava bene, adesso il giocatore svela la sua sofferenza
Arrivato in sordina in bianconero, Danilo si è preso le redini della difesa juventina ed è diventato capitano. La leadership naturale del brasiliano è evidente e si mostra anche in campo quando si trova a motivare i compagni di squadra e a gestire il reparto che si è ben comportato in questa stagione, tralasciando un momento di difficoltà tra febbraio e marzo.
Danilo ha sposato i valori del club, consapevole di dover dare tutto per portare a casa la vittoria a prescindere dall’avversario che si ha di fronte. In un periodo di transizione e in questo nuovo ciclo, la sua esperienza e il suo carisma sono indispensabili.
Le ultime partite di questa stagione saranno importanti per conquistare la qualificazione alla prossima Champions League e per provare a tornare ad alzare un trofeo dopo tre anni di digiuno, la Coppa Italia dove la Juventus è in semifinale.
In attesa del mercato estivo e di una possibile rivoluzione della rosa, Danilo resta uno dei perni del reparto arretrato bianconeri su cui costruire anche il futuro, sulle orme dei difensori che hanno vestito la sua stessa maglia.
Richarlison rivela di aver sofferto di depressione
Un compagno di Nazionale di Danilo, l’attaccante del Tottenham Richarlison, ha raccontato di aver dovuto affrontare un forte stato depressivo al termine del Mondiale disputato nel 2022 in Qatar, fatto di cui il centrale della Juventus era probabilmente a conoscenza.
Queste le sue parole rilasciate a ESPN: “Prima di andare ad allenarmi, volevo tornare a casa, nella mia stanza. Non so perché. Ho anche detto a mio padre che mi sarei arreso. Parlare così è triste ma ho anche scoperto cose qui a casa da persone che vivevano con me da sette anni. Andare da mio padre e dirgli che avrei lasciato tutto è pazzesco perché lui ha inseguito questo sogno con me“.
Una confessione sincera che lascia tutti spiazzati
Il pensiero è stato quello di ritirarsi dal calcio: “Ero al mio apice, mentalmente forte, eppure dopo ho raggiunto il limite. Non ho pensato a uccidermi, ma ad arrendermi sì. La terapia mi ha salvato la vita”.
Un racconto straziante il suo: “Cercavo solo cose brutte, anche su Google. Prima avevo questo pregiudizio sugli psicologi pensando che chi voleva andarci fosse pazzo. Non è così: è la scoperta migliore che abbia mai fatto”.