Capello: scudetti 28 e 29 sono miei, eravamo squadra e società senza rivali

Fabio Capello, ex allenatore della Juventus, con i cui colori ha conquistato gli scudetti 28 e 29, è stato ospite della trasmissione Mediaset “Undici” condotta da Pierluigi Pardo. Diversi i temi toccati dall’attuale CT della Russia, si parte dal tanto chiacchierato rendimento di Sebastian Giovinco: “Io continuerei a dare fiducia a Giovinco. Già ai miei tempi l’avevo portato con Marchisio in prima squadra per qualche allenamento. Si intravedevano in lui grandi potenzialità. In Giovinco rivedo Zola. Stesso dribbling ed entrambi abilissimi sui calci di punizione. Fosse per me continuerei a dargli fiducia. Sono convinto che uscirà alla distanza”, ha dichiarato il tecnico di Pieris.\r\n\r\nNonostante la farsa di Calciopoli, Capello non ha mai rinnegato i due scudetti vinti con la Juve, e lo ribadisce ancora una volta: \r\n

Sono sincero, sento ancora miei quelli scudetti. Eravamo la squadra più forte. Sono stati cancellati, ma io considero ancora miei quei titoli tanto che conservo a casa le medaglie. Quella Juve era la squadra e la società più forte. La Triade? Non rinnego la loro amicizia, avevano qualcosa in più degli altri. Formano un mix completo. L’abilità gestionale a livello societario del dottor Giraudo, grazie al quale non c’erano bisogno degli investimenti della Fiat per fare il mercato. La competenza tecnica di Roberto Bettega e la bravura nell’acquistare i giocatori di Luciano Moggi. Una società che ti permetteva di dedicarti solo al campo e di fare l’allenatore, senza dover pensare a nulla.

\r\nTra i problemi incontrati da Capello a Torino, ci fu la gestione di Alessandro Del Piero: \r\n

Non era più il Del Piero spumeggiante degli anni di Lippi. Alessandro comunque merita tutta la mia stima e l’affetto. Si è sempre comportato da grande professionista, anche se era in parabola discendente.

\r\nAlla Juve Capello volle fortemente Zlatan Ibrahimovic:\r\n

Lo volevo alla Roma, ma non riuscimmo a portarlo. Lo volli alla Juve perché ero convinto fosse un fuoriclasse vero. Quando arrivò a Torino calciava solo forte e male. Consigliai a Zlatan di perfezionare la tecnica di tiro ed ogni giorno si fermava dopo l’allenamento con Galbiati a fare tiri in porta. Credo che i risultati si vedano. Fa giocate che solo i fuoriclasse sanno fare e che sono impensabili per gli altri.

\r\nInfine un pronostico per scudetto e Champions di quest’anno:\r\n

Chi le vince? In Italia non c’è corsa. Juve. Per la Champions andrei in Spagna…