Capello: “Povera Italia, all’estero si lavora molto meglio”

fabio_capelloDurante la conferenza al Master in Organizzazione dello Sport e dello Spettacolo Sportivo dell’Università di Parma e Stageup-Sport & Leisure Business, il c.t. dell’Inghilterra Fabio Capello ha dribblato le domande dei giornalisti sul caso Terry, ma ha offerto notevoli spunti su altri argomenti.  \r\nA partire dagli stadi italiani… “Quando si parla della diversità del calcio italiano, rispetto a Spagna e Inghilterra, bisogna cominciare dalla questione stadi. In Italia non sono di proprietà delle società, ed è la cosa più importante da mettere in evidenza. In Spagna tutti i club sono proprietari dei loro stadi, in Inghilterra tutte le società sono proprietarie del loro impianto. E’ un valore aggiunto, visto che oggi i giocatori non sono più di proprietà delle squadre. Le società italiane hanno un valore relativo, non avendo degli immobili di proprietà”.\r\nE anche sulla sicurezza la differenza è notevole: “In Inghilterra il pericolo è minimo. Esci tra le gente e non ti succede niente, gli stewart ti proteggono e c’è un diffuso senso di responsabilità”.\r\nIl calcio è un business, male sfruttato in Italia: “In Italia, mezz’ora prima delle gare gli stadi sono già pieni, in Inghilterra e Spagna, invece, dieci minuti prima del fischio d’inizio il pubblico è ancora nei ristoranti, nei bar . Tutti hanno il posto a sedere e al coperto. Ci sono anche i palchi affittati dalle grandi aziende. Questo muove risorse per le società. Molto importante è anche il merchandising. A San Siro, esci e trovi le maglie taroccate in vendita. In Spagna e Inghilterra non è possibile, vengono tutti condannati. Il posto più difficile, dove non si è protetti, dove le leggi non vengono applicate, e dove conviene di meno lavorare nel calcio è l’Italia”.\r\nIl campionato italiano, è al livello tecnico di Spagna e Inghilterra? “Scadimento tecnico in Italia? Bah, vediamo: siamo campioni del Mondo. Firmerei subito per una finale Italia-Inghilterra, come dice Lippi. Con Lippi mi sono parlato 15 giorni fa a una premiazione, e siamo stati molto cordiali“.