Cantone: “La Juve non ruba, noi napoletani piagnoni” | Video

All’università Suor Orsola Benincasa di Napoli per partecipare ad un convegno che voleva dimostrare i “furti” della Juve, Raffaele Cantone sorprende tutti

Raffaele Cantone “rovina” la festa agli organizzatori del convegno “Campionato di calcio e Stato di diritto”. Intervenuto all’università Suor Orsola Benincasa di Napoli per partecipare ad un evento che aveva l’intenzione di mostrare come “scientificamente” la Juventus sia aiutata, il presidente dell’Autorità Anticorruzione ha spiazzato tutti. “Premessa necessaria – esordisce Cantone – , io sono un tifoso del Napoli e un amante di questa bellissima città. A me non piace gufare le altre squadre, non ero contento quando la Juventus ha preso gol all’ultimo minuto contro il Real Madrid. Sono un tifoso delle squadre italiane quando giocano in coppa, a me piace il calcio in generale. So che intorno a questo convegno si è parlato e criticato tanto, dobbiamo avere il coraggio di ricordare che il calcio resta un gioco e dobbiamo considerarlo come tale. Io farei grande attenzione a mettere insieme questioni tanto delicate. Quando il professore si preoccupa che i suoi studenti mettano in dubbio questioni di diritto dopo aver guardato una partita arbitrata in modo scorretto, mi viene da dire ‘parliamo di cose serie’. In una città come Napoli provare a fare lo stato di diritto su questioni come il calcio è ridicolo. Questa è una città con problemi enormi, con interi quartieri in mano alla microcriminalità, teniamo gli argomenti nella giusta dimensione”.

Cantone sullo scudetto 2017-2018

In sala qualcuno comincia a mormorare, uno addirittura urla: “noi non siamo italiani, noi siamo napoletani”. Come, quando negli stadi si cantano cori nei quali si sostiene che i napoletani non siano italiani, in tanti si offendono, ma ora che si parla di sostegno alle squadre italiane in generale, ci tengono a sottolineare che loro non siano italiani? Ma Cantone non ha ancora finito e proseguendo la sua argomentazione, dà dei “piagnoni” ai tifosi della sua stessa squadra, sottolineando come l’ultimo scudetto, che secondo gli organizzatori del convegno sarebbe stato “rubato” dalla Juve, sia meritato da parte dei bianconeri. “Nel calcio ci sono grandissimi interessi – ammette il magistrato – , pretendiamo che le regole vengano rispettate, come giusto che sia. L’errore di questo libro è stato inserire un focus sulla questione che lo scudetto dello scorso anno sarebbe frutto di una gestione arbitrale non corretta verso la Juventus. Da tifoso del Napoli, non penso affatto che la Juventus abbia rubato lo scudetto, non penso che gli errori arbitrali abbiano inciso. La partita contro l’Inter non è stata persa dai nerazzurri per la mancata ammonizione di Pjanic, ma per un errore di Spalletti, che ha sostituito Icardi. La Juve ha vinto lo scudetto perché il Napoli è crollato psicologicamente, lo ha detto anche Sarri. Dobbiamo smetterla di avere questo approccio provinciale, da piagnoni”.

La sala rumoreggia, qualcuno si inalbera e lascia il convegno, un altro invece urla: “E allora Calciopoli?”. “Quindi chi commette un reato una volta lo fa per tutta la vita? Ma per piacere”, replica stizzito Cantone.