Il comitato nazionale dell’Associazione Italiana Arbitri (Aia) impugnerà davanti al Consiglio di Stato l’ordinanza cautelare con cui il Tar del Lazio, ad agosto, ha giudicato illegittima la sospensione dell’ex arbitro Gianluca Paparesta. Lo ha comunicato l’Aia attraverso il proprio sito internet. L’Aia ha deliberato che Paparesta venga sottoposto a visita medica e a test attitudinali e atletici. «Il Comitato Nazionale dell’Associazione Italiana Arbitri, in ottemperanza all’ordinanza cautelare del T.A.R. del Lazio, emessa nella procedura promossa dall’associato Gianluca Paparesta, ribadita, da un lato, la piena adesione ai principi dell’autonomia della giustizia sportiva e, dall’altro, il totale rispetto di tutte le pronunce giudiziali, ha deliberato l’impugnazione dell’ordinanza stessa avanti il Consiglio di Stato, quanto alla presente fase cautelare, e a proseguire il giudizio quanto al merito», si legge in una nota. «Impregiudicato l’esito del proponendo appello cautelare al Consiglio di Stato, il Comitato Nazionale ha deliberato, altresì, che l’associato Paparesta venga sottoposto a visita medica, quindi ai test attitudinali e atletici, demandando alla Commissione Arbitri Nazionale A-B affinchè inviti l’interessato ad effettuare quanto richiesto», conclude il comunicato.\r\n\r\nPAPARESTA: “Sono felice. Con soddisfazione apprendo che, dopo due anni e tre pronunciamenti tutti nella stessa direzione, che hanno definito illegittima e illogica la mia estromissione, l’Aia ha disposto il mio reintegro. Tornare ad arbitrare? Io sono pronto, sono a disposizione di Collina nei ruoli della Can di A e B. È legittimo ricorrere al massimo grado di giustizia – continua Paparesta -, così verrà messa la parola definitiva a questa vicenda. Del resto il Consiglio di Stato già mi ha dato ragione”.\r\n\r\nOra rimane da giudicare solo Luciano Moggi che avrebbe fatto, secondo le totali assoluzioni di tutti gli altri, la cupola con sé stesso.