Calvo annuncia battaglia: “Operato in modo corretto. Sui cori…”
Il CFO della Juve Calvo tranquillizza i tifosi sulle mosse della società in tema di ricorsi. Fra quello per il caso plusvalenze e quello possibile per la chiusura della Curva, i bianconeri annunciano battaglia.
Contro la Lazio è arrivata una sconfitta che rallenta la rincorsa al quarto posto. Dopo un periodo molto positivo, la Juve è costretta a fermarsi al termine di un match nel quale avrebbe potuto portare a casa almeno un punto. Il pensiero dei tifosi è però rivolto anche alle questioni extracampo, con alcune decisioni che non sono andate giù. E la società risponde.
Juve, Calvo sui ricorsi: “Per le plusvalenze siamo convinti di aver operato nel modo corretto. Valutiamo quello per la chiusura della Curva”
Prima del match contro la Lazio il CFO della Juve Francesco Calvo ha fatto il punto della situazione su DAZN. Partendo dal ricorso al CONI – parole riportate da Tuttosport: “Sensazioni non ne abbiamo, servirebbero a poco. Abbiamo la convinzione di aver operato nel modo corretto, il 19 aprile sapremo come sarà il nostro prosieguo e quali saranno i nostro obiettivi. La strada è ancora lunga. Noi guardiamo entrambe le classifiche, una in cui siamo al secondo posto e quella col -15 in cui abbiamo ancora tanto da lottare. Vendiamo cara la pelle, è ancora lunga e ci impegniamo sempre al massimo”.
Poi un’analisi sulle decisioni del Giudice Sportivo dopo l’Inter: “Stiamo valutando il ricorso sulla chiusura della curva e non faremo ricorso sulla squalifica di Cuadrado. La Juve è da sempre impegnata nella lotta al razzismo. La squalifica della curva l’abbiamo accolta con sorpresa per vari motivi: i cori si sarebbero sentiti dal 35′ del secondo tempo ma nessuno ci ha chiesto di attivare la procedura anti-razzismo e non siamo stati avvisati. Poi non è stato preso in considerazione l’impegno della Juventus di individuare i responsabili, che sono stati trovati. La Juve ha intrapreso da anni un percorso insieme alle forze dell’ordine per rendere l’Allianz Stadium un posto sicuro”.