Palazzi: “Processo Bari-bis subito, Cremona? Boh…”
“Per il Bari-bis faremo presto, per il filone di Cremona (mauri coinvolto, ndr) boh…”. Si riassume così il pensiero del procuratore federale Stefano Palazzi, uno che durante questi anni di lavoro ci ha sempre dimostrato di avere 50 pesi e 50 misure, oltre che 50 velocità a seconda di chi fosse l’imputato. Così la Juventus fu giudicata subito nel 2006, mentre per l’Inter si attese furbescamente la prescrizione. Ora, con lo scandalo sul calcio scommesse stiamo assistendo a qualcosa di analogo. “Abbiamo un’indagine che a livello penale è terminata e quindi noi cercheremo di fare nel tempo più breve possibile“, dice il procuratore, all’uscita dagli uffici di via Campania dove anche oggi sono in corso delle audizioni.\r\n\r\nPer quel che riguarda i tempi del processo sportivo Bari-bis, Palazzi non si sbilancia ma ipotizza tempi brevi: “Dovremo valutare gli esiti di questa attività istruttoria. Appena sarà possibile valutarli in modo univoco e trarre delle conseguenze. Altrimenti saremmo costretti a fare ulteriore attività istruttoria per definire queste situazioni che sono sotto esame nostro e lo sono state prima ancora della Procura di Bari. Che ringrazio sempre, così come ringrazio per la loro disponibilità sia il procuratore Laudati che il procuratore di Cremona Di Martino“.\r\n\r\nPer quel che riguarda il filone cremonese, invece, Palazzi rimane molto vago, così come sulla posizione di Stefano Mauri, arrestato la scorsa estate: “Un suo deferimento? Questa domanda riguarda il merito – puntualizza ancora il procuratore federale – si tratta di questioni sulle quali ci sono ancora indagini in corso da parte della Procura di Cremona. Siamo in stretto contatto con il procuratore Di Martino con il quale mi lega un rapporto di affetto, stima e ammirazione per quello che sta facendo“.\r\n\r\nPossibile la prossima estate? “Quando potremo mettere un punto fine a questa situazione sarà oggetto di discussione magari in sede di convegni e conferenze – aggiunge Palazzi -. Noi parliamo attraverso i nostri provvedimenti di deferimento o di archiviazione. È improprio esprimere un giudizio con i procedimenti ancora in corso. Da appassionato di questo sport ci auguriamo che possa terminare al più presto e che si possa guardare a un futuro ancora migliore“. “Questi sono aspetti di carattere eccezionale rispetto a un movimento che è composto da tantissime persone perbene e da tantissime gare che non sono alterate. Si tratta di un’eccezione grave, ma comunque di un’eccezione“, conclude ancora il PM del calcio.