Dopo Marco Esposito, ieri è stato interrogato dal pool del procuratore federale Stefano Palazzi, il portiere del Torino Jean François Gillet. Secondo quanto ha riferito l’ex estremo difensore del Bari, è durante il ritorno in pullman dopo la sconfitta subita per 3-2 dalla Salernitana che si sarebbe accorto di qualcosa di poco chiaro. Il portiere dei granata, ieri, ha ribadito davanti ai tre sostituti procuratori federali quanto già detto alla Procura di Bari e cioè che “non abbia mai preso parte ad alcun incontro o riunione per alterare i risultati delle due sfide incriminate”, tantomeno di “aver preso soldi…”.\r\n\r\nGillet, d’altronde, non viene mai accusato direttamente dagli ex compagni rei confessi di aver partecipato a combine o spartizioni di denaro prima o dopo Bari-Treviso o Salernitana-Bari. L’ipotesi per lui è un po’ quella usata fin qui contro l’allenatore della Juventus, Antonio Conte, ossia che “non poteva non sapere”. Ipotesi che qualora confermata potrebbe comportare per Gillet una doppia omessa denuncia.\r\n\r\nNelle due ore di interrogatorio davanti ai collaboratori di Palazzi, inoltre, l’ex estremo difensore dei pugliesi ha escluso qualsiasi coinvolgimento di Conte, mai indagato dalla Procura di Bari, ma sentito solo come persona informata sui fatti. “Conte è sempre stato estraneo a tutto…”, in sintesi quello che Gillet ha confermato agli uomini della procura federale, che però vuole sentire ugualmente il tecnico della Juventus. “Anzi, Conte, come al solito, ci chiese di impegnarci al massimo…”, specificò Gillet già ai Pm di Bari.\r\n\r\nOra le audizioni federali per il cosiddetto filone d’inchiesta Bari-bis andranno avanti fino al prossimo giovedì: nei prossimi giorni saranno ascoltati l’ex collaboratore di Conte, Stellini, il centrocampista granata Gazzi e Lanzafame. Il lavoro degli investigatori della Figc andrà avanti per tutto il mese di marzo, mentre il processo sportivo dovrebbe svolgersi nel primo grado a fine stagione.