Dopo la strana bozza del perito Porto, il processo di Napoli si tinge ancora giallo. Come appreso ieri dalle parole del legale di Moggi, Prioreschi, è scomparso un file audio che riproduce una telefonata tra l’allora presidente dell’Inter, Giacinto Facchetti, e l’ex designatore arbitrale Pierluigi Pairetto. Spulciando tra le intercettazioni, i consulenti della difesa di Luciano Moggi hanno individuato il brogliaccio (del 2 febbraio 2005, alle 10.30) della telefonata, nel quale i carabinieri hanno sintetizzato la chiamata, ma volendo andare a riascoltare l’intercettazione, quell’audio tra Facchetti e Pairetto non è stato trovato. Difficile capie che fine possa aver fatto, ma l’impressione del pool di difensori di Moggi è che tra le telefonate che conivolgono l’Inter, non sia l’unica ad essere sparita.\r\nIn attesa che il giallo si risolva, le difese dell’ex dg bianconero, di Massimo De Santis e di Pairetto hanno intenzione di chiedere l’acquisizione di altre telefonate: tra le 186 già trascritte da Roberto Porto, perito del tribunale di Napoli, tra quelle per le quali è già stata inoltrata al giudice Teresia Casoria la domanda di inserimento nel procedimento e queste nuove, il totale dovrebbe ammontare a 500.\r\nDi queste, circa un centinaio riguardano le utenze dell’Inter: i cellulari di Massimo Moratti e di Giacinto Facchetti, oltre al numero della sede del club nerazzurro. E i vertici nerazzurri parlano un po’ con tutti: dall’ex arbitro De Santis, accusato di appartenere alla cupola, agli ex designatori Pairetto e Paolo Bergamo, all’allora segretario della Federcalcio Francesco Ghirelli. A sorpresa, poi, spuntano dal faldone anche alcune telefonate a Maria Grazia Fazi, ex segretaria del Can vicina a Bergamo, considerata dagli inquirenti uno dei personaggi centrali di Calciopoli.