Calciopoli si riapre? “Ecco cosa contiene la chiavetta di Moggi”
Nuove scottanti rivelazioni che possono riaprire il processo per Calciopoli. Nella trasmissione di Rai Tre Report verranno analizzati nuovi fatti riguardanti la bollente estate del 2006, nella quale alla fine pagò solo la Juve.
Per i tifosi della Juve Calciopoli è ancora una ferita aperta. Le indagini indirizzate in un certo modo e le sentenze a senso unico hanno sempre fatto storcere il naso a chi ha approfondito le ricerche. Nonostante tutto però c’è chi, come Luciano Moggi, continua a lottare per far emergere la verità. Che non significa totale innocenza per il club bianconero, ma che la situazione era in realtà molto diversa da quella che è stata dipinta. Tra intercettazioni nascoste e altre ritagliate ad arte e pubblicate sui giornali, il clima dell’estate del 2006 non permetteva altro finale. Ma forse qualcosa sta cambiando.
Report torna su Calciopoli, Ranucci: “Indagini anomale, SIM svizzere e Baldini: gli elementi chiave che offrono una diversa lettura”
Lunedì 17 aprile la trasmissione di Rai Tre Report tornerà ad occuparsi di Calciopoli. La famosa chiavetta usb di cui parlò Moggi durante l’assemblea degli azionisti della Juve nello scorso dicembre che contiene molti elementi sulle indagini è stata consegnata alla redazione guidata da Sigfrido Ranucci. Lo stesso giornalista anticipa ciò che si vedrà lunedì: “Ci sono alcune intercettazioni molto interessanti che danno una lettura di quello che è stata Calciopoli” racconta a Radio Radio lo Sport. “Ma fanno anche capire qualcosa in più. Ma più che le intercettazioni, secondo me quello che emergerà inedito sono le testimonianze di alcuni dei protagonisti di allora. Che raccontano degli episodi fino a oggi sconosciuti”.
Uno degli elementi cardine delle indagini furono le SIM svizzere: “Una delle testimonianze ci raccontano come sono andate queste indagini, ci raccontano delle anomalie su come sono state condotte. A partire dalle schede delle famose SIM svizzere che sono state acquisite in maniera irregolare”.
Molto si è parlato anche di Franco Baldini, ex dirigente della Roma e uno dei più fervidi avversari di Moggi: “Il suo ruolo è stato segnalato da questa autorità da questo investigatore che aveva svolto all’epoca le indagini come una fonte coperta degli investigatori che più volte si recava a dare delle informazioni senza mai verbalizzare. Non esistono praticamente verbali delle dichiarazioni di Baldini dell’epoca se non forse uno. E a seguito di questi incontri poi si svolgevano le indagini verso una parte verso l’altra”.