Calciopoli, prime grane economiche per la Figc: l’Arezzo chiede 13 milioni di danni

L’Arezzo, un della società coinvolte in Calciopoli è la prima a fare una richiesta danni alla Federazione italiano giuco calcio: la ricostruzione minuziosa della vicenda la ritrovate sul blog dell’Uccellinodidelpiero, cui l’amico Antonio Corsa ha dedicato un pezzo monumentale. In breve: in ballo c’era la vittoria dei toscani sulla Salernitana per 1-0 nella partita del 14 maggio 2005, ad inguaiare gli amaranto una telefonata tra l’assistente Titomanlio e Leonardo Meani. I pm di Calciopoli si convinsero che in quel dialogo si ritrovasse traccia di un illecito sportivo e inserirono la conversazione tra quelle ‘rilevanti’.Il procuratore federale Palazzi, acquisiti gli atti, deferì l’Arezzo che finì penalizzato di 6 punti (e a fien campionato, con Conte in panchina, retrocesso in C1). Ma al processo di Napoli l’avvocato della Figc, Tito Lucrezio Milella, dopo aver ascoltato i testi e studiato le sudate carte, ha detto che in Arezzo-Salernitana non si ravvisano frodi sportive, anzi solo due errori dell’assistente ed entrambi a danno proprio dell’Arezzo! Ragion per cui la Figc non chiede nessun risarcimento a nome della Federazione all’Arezzo. Ma è a questo punto l’Arezzo a chiedere i danni per la grande ingiustizia subita (ricordiamo, sei punti di penalizzazione e conseguente retrocessione in C1). “A questo punto – ha dichiarato alla Nazione l’ex patron Piero Mancini – chiedo i danni. Ho già fatto effettuare una perizia dalla quale emerge che Ac Arezzo ha diritto come risarcimento a tredici milioni di euro”.