In una dichiarazione spontanea resa oggi in apertura dell’udienza sul processo di Calciopoli, Luciano Moggi passa al contrattacco: “Se il colpo di tosse di Pairetto per indicare un arbitro non gradito – dichiara il dirigente bianconero – allora anche il giornalista, destinatario del segnale, era parte della combine. A quel punto tutti i giornalisti e i notai che hanno preso parte ai sorteggi dovrebbero essere oggetto d’indagine“. \r\nIl riferimento è alle dichiarazioni dell’ex segretario della Can, Manfredi Martino, che aveva parlato di un colpo di tosse fatto dal designatore per indirizzare il sorteggio dell’arbitro di Milan-Juventus, nel campionato 2004-05 (qui la news e qui altre trascrizioni dall’interrogatorio).\r\n\r\nCredits: La Repubblica\r\nFracassi Enrico – Juvemania.it\r\n\r\n