Calciopoli, Moggi: “Abete vuole i danni? Spieghi premiopoli e le radiazioni di Preziosi”

Calciopoli, Moggi scatenato contro Abete: “Vuole i danni? Spieghi premiopoli e le tre radiazioni di Preziosi sparite nel nulla”

Luciano-Moggi-Roma-calciopoliNei giorni scorsi il presidente dimissionario della Figc, Giancarlo Abete, ha chiesto i danni agli imputati di Calciopoli, anche a quelli che hanno ottenuto la prescrizione, come Lotito e Della Valle. Oggi, dalle colonne del quotidiano ‘Libero’, Luciano Moggi, ex dg della Juventus, chiede il conto al presidente federale, che non ha mai chiarito alcuni punti oscuri del suo “governo”, da premiopoli, al pluri-radiato Preziosi, fin qui sempre graziato.\r\n

Nel lontano 2006 feci una promessa a me stesso e agli amanti del calcio: avrei fatto il guardiano del faro, sorvegliando coloro che si inventarono Calciopoli per colpire quanti avevano contributo al trionfo mondiale dell’Italia. Abete dovrà spiegare dove gli imputati hanno mancato, visto che la giustizia ha sentenziato la regolarità del campionato: nessuna partita alterata. E le intercettazioni… Si sentirà Abete quando, dopo una partita andata male per la Fiorentina, sussurrava al suo vice: «Siamo rovinati…».

\r\nIl riferimento è alla telefonata del maggio 2005 tra Abete e Mazzini (sotto trovate l’audio), ma Moggi ha ancora qualcos’altro da puntualizzare:\r\n

Abete dovrà spiegare cosa è Premiopoli e perché nascose tre radiazioni ad un presidente che aveva comprato una partita (Preziosi, ndr): ricordate la valigetta con 250.000 euro? Nel frattempo, è comparso il presidente del Coni Giovanni Malagò che ha capito le storture della giustizia sportiva e l’ha ribaltata. Non si potrà più condannare a piacere gli antipatici e assolvere i simpatici in processi sommari come Calciopoli. Ora non sono più gli imputati a dover provare la propria innocenza ma spetterà alla Procura provare la colpevolezza. Così nessuno avrà più in mano il giocattolo, come Abete: non ci saranno giocatori finiti in carcere per il calcioscommesse e poi riammessi, non ci saranno più dirigenti radiati da incolpevoli: lo dicono le sentenze, lo affermano le intercettazioni.

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