Calciopoli Live: la Juve in campo nell’udienza del 21 giugno 2011 – Segui qui la diretta

Oggi scende in campo la Juventus che nella persona dell’avvocato Vitiello, presso l’aula 216 del tribunale di Napoli, si difenderà da Calciopoli tramite l’esposizione del contenuto di una memoria di 140 pagine. Non dovrebbe entrare nel merito il legale della società bianconero, ma limitarsi ad aspetti procedurali, ma i tifosi juventini oggi vogliono capire fino a che punto la società Juventus è disposta a difendere i propri colori da una farsa ormai smascherata in tutti i suoi aspetti. \r\nSeguiamo la diretta dell’udienza grazie al contributo dell’inviato del team Ju29ro Francesco/Frales. \r\n\r\nOre 10.05 – Udienza iniziata. Le arringhe degli avvocati Gandossi e Di Valentino slittano al 5 luglio. La Presidente Casoria nomina come sostituto processuale dell’avv. Morescanti (maternità), l’avv. Prioreschi, nel caso in cui non dovesse riuscire a venire a settembre. Qundi è ufficiale che non si terminerà per l’estate. Inizia la difesa della Juventus Juventus.\r\n\r\n0re 10.15 parla l’Avv. Vitielllo (difesa Juventus)\r\n “È un onere e un onore difendere la più amata, la squadra storicamente più forte del calcio italiano, una stella doppia brillante nel firmamento, valori che sono di correttezza, di tradizione prima che calcistici, prima che economici, determinati dall’immenso patrimonio che assiste la Juve. E se esistono momenti di passione, e se essa è talmente forte da determinare persone normali ad atteggiamenti esasperati, non sfuggirà al Collegio la difficoltà di esporre e sostenere la ragioni della Juventus in quanto già dagli atti processuali emerge la distanza di anni-luce dalle vicende del processo, e ciò indipendentemente dalla responsabilità di chi ha orbitato nella sua dirigenza. La Juventus parla da sola, ha sempre dato dimostrazione di sportività e buon gusto ed ha sempre portato una forza derivante dalla coscienza di dover difendere questo patrimonio. E se questa è la condizione, questo cappello non vuole essere una forma elogiativa, ma solo una premessa per mostrare come talvolta determinate situazioni possono essere qualificate diversamente attraverso il filtro di chi condiziona lo svolgimento di una gara. E’ inevitabile che la pressione mediatica e dei tifosi molto possono per deprimere e condizionare. Ma siccome la Juve non soffre di alcun condizionamento in questo processo, articoleremo la nostra discussione trattando prima aspetti giuridici e poi entrando nel fatto”.\r\n\r\nSulle richieste di risarcimento di Brescia e Co…\r\n”A noi interessa innanzitutto spiegare perché la Juventus si trovi illegittimamente in questo processo. Che vi sia difetto di giurisdizione in particolare per quello che riguarda il Brescia non v’è modo di dubitare. L’art. 30 dello Statuto della Figc stabilisce che le società accettano la piena e definitiva efficacia dei provvedimenti della Federazione, demandando alla Camera di conciliazione ed arbitrato del Coni tutte le controversie. Esistono organi di giustizia sportiva interna della Federazione che risolvono le controversie tra le società. La graduatoria del risultato è preclusa al giudice civile e penale. Il Brescia, con il lodo del 1° giugno 2007, non solo si è visto rigettare la richiesta, ma ha reso improponibile la domanda. Se anche si volesse considerare che l’oggetto fosse solo di carattere economico, è evidente che anche questo tipo di controversia dovesse passare per la Figc, per poi essere impugnata davanti alla Corte di giustizia federale. Di questi atti troverete ampio riferimento nelle conclusioni che depositerò. Così anche si esprime la giustizia sportiva. L’art. 30 ripropone il previgente art. 24, che prevedeva la clausola compromissoria arbitrale. L’art. 30 nel sostituirlo ha fatto di più. Ha aggiunto la clausola per l’arbitrato rituale. Non vi è alcuna possibilità per le società di riproporre la controversia davanti alla giustizia ordinaria. Né vale il passaggio alla circostanza che siamo in sede penale. In questo processo siamo a discutere di una controversia civile che sfocia nel penale. Il problema è l’inammissibilità e infondatezza delle domande proposte dalle parti per carenza di legittimazione passiva”\r\n\r\nInammisibili le richieste di Bologna e Salernitana\r\n”Manca la legittimazione a proporre l’istanza da parte della Vittoria perché il curatore fallimentare non è legittimato a proporre in alcun modo domande di azione risarcitoria. La pretesa della Vittoria 2000 è inammissibile in quanto l’unico legittimato sarebbe il Bologna, che non ha presentato conclusioni nei nostri confronti. Si sostiene dalla Vittoria 2000 che l’illecito del terzo in danno della controllata Bologna avrebbe svalutato le quote della stessa. Ma nelle società di capitali il singolo socio non può agire nei confronti di un terzo che abbia provocato un danno con il suo comportamento. Su questo punto è chiaro che il pregiudizio della Vittoria 2000 è di mero fatto ed è risarcibile ex art. 1233, cioè un fattore di rischio della partecipazione societaria. Anche nel caso della Salernitana vi è una inammissibilità in quanto agisce un liquidatore, il quale può compiere gli atti diretti alla liquidazione, ma essi possono essere solo di conservazione del bene e la divisione di eventuale utile tra i soci ma non può attivarsi per accrescere l’attivo patrimoniale. Anche perché, ciò compiendo, egli compirebbe un atto di straordinaria amministrazione, in quanto implicherebbe la proposizione di nuovi e complessi giudizi che potrebbero esporre la liquidazione e portare cambiamenti a quella che è la conservazione dell’attivo.\r\n\r\nMoggi non aveva rappresentanza\r\n”Tutto questo non deve farci dimenticare un aspetto fondamentale. Come e perché la Juventus non risponde di qualsivoglia azione illecita in questo processo. Vede, Presidente, la società non può rispondere per un eventuale fatto di un suo collaboratore o dipendente, in questo caso Moggi, né per responsabilità diretta né indiretta. Moggi non aveva poteri di rappresentanza della società pur essendo direttore generale e quindi non poteva agire quale rappresentate; quindi eventuali danni non possono essere imputati alla Juventus proprio per la carenza del rapporto organico. In alcun modo questi fatti che si assumono illeciti sono stati commessi nell’esercizio delle funzioni del DG della Juventus, che erano di coordinare i dipendenti, trasmettere direttive e curare che l’esecuzione delle stesse venisse effettuata nell’interesse della società. Ne deriva la stretta interpretazione della norma che non permette alcuna estensione. E allora, se questa è la situazione, se non è possibile ritenere che possa sussistere responsabilità della Juventus per fatto di un proprio dirigente, nessun fatto può essere addebitato alla società che ha sempre vinto sul campo per propria forza e nessun bisogno aveva di commettere fatti che portassero utili, al punto che la squadra aveva dato alle Nazionali che si contesero in finale il Mondiale del 2006 l’ossatura di entrambe le Nazionali.\r\n\r\nMai alterato un risultato\r\n”Altro aspetto: la Salernitana non ha partecipato ai processi sportivi. Nel 2004-2005 la Salernitana ha concluso il suo campionato di Serie B in una posizione mediana. Se poi Ella è stata esclusa dal campionato per la propria situazione finanziaria, come è possibile addebitare ciò alla Juventus? Tutte le società che hanno chiamato in causa la Juve sono società che si trovano in condizioni economiche disastrate che trovano origine in atteggiamenti precedenti ai fatti di questo processo. Il Brescia con l’Udinese vince in maniera incredibile, grazie a un gol di Mannini con il portiere a terra. E poi in Reggina-Brescia, che è nel capo di imputazione, vi è una nuova vittoria della squadra lombarda. Vi è quindi inesistenza di prova del fatto illecito. E la stessa cosa si pone per Vittoria 2000. Qualunque danno patrimoniale o non patrimoniale deve derivare da un danno del Bologna FC che è irrisarcibile, né si può sostenere che l’eventuale alterazione del sorteggio di Fiorentina-Bologna possa aver causato l’intero stato passivo con danno derivato dall’illecito di Moggi.\r\nL’accusa pur nella sua genericità è specifica sul punto: l’alterazione della regolarità e dell’andamento e non dei risultati, l’unico che può incidere sulle classifiche. Anche una eventuale alterazione delle griglie e dei sorteggi non avrebbe mai potuto alterare i risultati. E lo stesso discorso può farsi per Bologna-Juventus. Questa difesa vi ha dato non solo delle sentenze a sostegno ma ha richiamato un esempio classico di scuola: la persona che acquista un animale malato e lo porta nel proprio campo non può portare come prova della mancata raccolta del campo il fatto che l’animale malato ha infettato gli animali che servivano per arare il campo!”\r\n\r\nNon ci siamo potuti difendere\r\n “Il Brescia non si costituisce come parte offesa ma come parte danneggiata e ciò è inammissibile. Nella procura speciale, fonte per l’avv. Catalanotti, non sono indicate né le generalità né il titolo né la qualità di colui che conferisce la procura speciale. Ciò non permette di ritenere valido l’atto di costituzione. Ma vi è di più: verificherete, sia nella procura sia nell’atto, che Corioni non viene indicato con riferimento alla qualifica societaria né con il necessario richiamo all’atto da cui deriverebbero i suoi poteri. Per quanto riguarda il Bologna è chiaro che Gazzoni Frascara ha commesso una serie di illeciti finanziari e tributari che lo portano sotto processo, ma Vittoria 2000 non si è costituito parte civile; ma lo fa in questo processo: sarà forse perché qualcuno nelle alte sfere della Procura di Napoli ha qualche simpatia per il Bologna? Addirittura la Salernitana si è costituita con il suo procuratore speciale e anche in questo caso vi è illegittimità della costituzione. Per la Juventus questo processo, e la posizione che ha dovuto assumere, contraria alle sue idee di sportività e correttezza è stata una Via Crucis. La violazione del diritto di difesa della Juventus si è riproposta quando il tribunale aveva escluso la parte civile, avendo dichiarato assorbito le questioni che riguardavano le parti civili e i responsabili civili. Vi è stata poi l’impugnazione di queste cosiddette parti civili, ma la loro riammissione non poteva riguardare anche i responsabili civili, come detto anche dalla Cassazione. Quindi noi non dovevamo essere qui. La Cassazione non si è pronunciata sui responsabili civili, ma solo sulle parti civili. È evidente che non si può ritenere riammesso in gioco implicitamente il responsabile civile. La sua chiamata deve avere i crismi e le regolarità di legge. I responsabili civili non hanno avuto avviso dei ricorsi delle parti civili, né hanno avuto notizia della fissazione dell’udienza in Cassazione, quindi non siamo stati posti in condizione di difenderci, non abbiamo potuto svolgere le nostre difese. Il codice di procedura inoltre prevede che l’atto di chiamata in causa del responsabile civile debba essere quanto meno notificato alla parte, ma qui c’è stato solo un invito a comparire da parte del Brescia e della Salernitana”.\r\n\r\nDove sono le prove di illecito?\r\n”Ma passiamo al merito: Voi stessi avete sentito il tenente coonnello Auricchio dire di aver formato la prova sul fatto attraverso la lettura di giornali e Voi stessi non avete ammesso come mezzo di prova tali articoli; e non sono utilizzabili le prove ottenute senza le necessarie rogatorie internazionali. Dov’è la prova dell’interesse della più antica e più forte società sportiva d’Italia, per la qualità del materiale calcistico o la sua solidità economica, in fatti che riguardano le carriere degli arbitri, in soggetti che comprano e vendono giocatori? Anzi, ci sono prove di fatti a danno della Juve che, se fossimo stati la Pubblica Accusa, avremmo utilizzato. E anche nel caso che Moggi avesse commesso fatti illeciti, dove sono le prove che ciò avvenisse in favore della Juventus? La prova è fornita dalla dottoressa Beccacece, che vi ha chiarito come per alterare il campionato (e ricordo che ciò non è stato mai messo in discussione, ma solo delle singole partite) fosse praticamennte impossibile in quanto vi erano tredici squadre coinvolte. Una chicca: Brescia-Fiorentina, quella che finisce 3 a 0 con tre reti nel primo tempo della Fiorentina, se fosse stata, non dico vinta, ma pareggiata dal Brescia avrebbe permesso al Brescia di salvarsi al di là di qualsiasi altro risultato; se quella gara fosse stata realmente importante, ci sarebbe stato qualche episodio rilevato da Cornieti? Niente. Il Brescia non ha saputo giocare e ha meritato la retrocessione, non può adesso dirci che c’è stato un complotto ai loro danni! Vi pare una prova tecnica l’osservazione di tal Cornieti, le cui capacità tecniche devono essere pari alle mie che sono un ignorante. Vi pare che egli valuti attraverso un videotape nei quali egli ignora rigori netti negati a giocatori della Juventus come un tale Ibrahimovic… E veniamo a Regazzoni. È un consulente molto particolare, perché dimentica la mancanza di investimenti del Brescia. Ogni sua singola dichiarazione solo asserita e non dimostrata non ha alcun pregio. Il consulente Cerverizzo ammette che la lotta per la retrocessione in B coinvolse lo stesso numero di squadre di cui parla la Beccacece “.\r\n\r\nDov’è l’associazione?\r\n“Per quello che riguarda il reato associativo, non può non parlarsi di genericità. Se in queste vicende l’associazione è un delitto contro l’ordine pubblico, nella quale organizzazione i compiti devono essere ripartiti per la commissione di singoli reati, ci chiediamo dove esistono questi fatti nelle contestazioni di questo processo. L’ordine pubblico sono le partite? Non bisogna confondere quello che è il concetto di stadio e quello che in esso accade con l’oggetto della tutela prevista dal 416. Io avrei dovuto vedere non solo l’alterazione del campionato ma, attraverso l’alterazione del risultato, avrei dovuto avere scopo dell’associazione, l’alterazione della sicurezza e dell’ordine pubblico sociale? Dove sono queste cose? Non possiamo commettere l’errore di confondere l’associazione a delinquere con il concorso di singole persone in singoli reati, quando non vi è il turbamento dell’ordine pubblico. E se l’ordine pubblico deve essere turbato è necessario che siano messi in essere dei fatti tesi a turbarlo. E dove sono questi fatti? L’ordine pubblico generale è cosa ben diversa dall’ordine pubblico negli stadi. Se fosse stato constatato che quegli atteggiamenti avevano provocato risse negli stadi sarebbe stato diverso, ma non vi è nessuna indicazione in questo senso. Quindi, se nessuna intercettazione è riferibile a persone che facessero parte organicamente della Juventus, e se qui non sono presenti telefonate di persone appartenenti ad altre squadre, non possiamo pensare che vi sia stato un vizio nella costruzione dell’impianto accusatorio?”\r\n\r\nNessuna pressione sugli arbitri, anzi…\r\n“Si dice che l’associazione dove condizionare giudici e arbitri. Carraro e Ghirelli, che avrebbero dovuto condizionare, sono stati assolti. È mai stato sentito qualcuno di questi giudici sportivi? Nessuno. Nemmeno uno delle Commissioni della corte federale, nessuna prova di assoggettamento e intimidazioni ai loro danni. E attenzione, non lo diciamo noi, ma De Gregorio nella sua sentenza, in cui dice che non esistono i moventi, che appaiono privi di supporto probatorio. C’è una brutta intercettazione tra Carraro e Bergamo. Sapete qual è la preoccupazione di Carraro? Loro fanno interventi affinché gli arbitri non facciano errori a favore della Juventus, altimenti sarebbe un disastro! Quando viene sorteggiato Rodomonti per Inter-Juve si lamenta dicendo che, se c’era Collina, anche se avesse sbagliato, non sarebbe successo niente, mentre con Rodomonti poteva succedere un casino. Si dice che ci fosse un controllo sugli arbitri, bene sono stati sentiti tutti quelli non indagati e nessuno di questi riferisce di avere avuto pressioni. Gli unici due che avanzano lamentele di tipo professionale sono Nucini e Pirrone. Vedete quante gare hanno arbitato e quali sono i risultati. Ma se voi verificate quello che dice Mazzoleni, vi parla di un suo scontro con Mattei, quello che è succeduto a Bergamo e Pairetto; quindi i problemi ci sono sempre stati tra arbitri e designatori. Lo stadio è una bolgia, è una presenza, si parla di tredicesimo uomo in campo, nemmeno il dodicesimo. Quando un arbitro entra in quella arena, pensate che debba essere immune da pressioni e condizionamenti? Anche loro sono soggetti a condizionamento e alle pressioni e possono sbagliare.\r\nIntercettazione tra Bergamo e Pairetto che parlano dell’errore di Pisacreta: in quella telefonata parlano di stress arbitrale e si pongono un interrogativo che, se fossero sodali di un’associazione, nemmeno per scherzo potrebbero pensare: mandiamo gli arbitri internazionali che non sentirebbero la tensione e la pressione creata anche dai mass media! I designatori si pongono il problema del rischio della valutazione. Essi sanzionano sia quelli a favore sia quelli contro. Racalbuto ha subito la più lunga squalifica che sia toccata ad un arbitro. E allora fino a quando si vorrà colpire la Juventus? Fino a quando si vorrà maltrattare questa società che ha pagato con dignità una pena che non era la sua e che forse apparteneva anche ad altre società? Auricchio ci ha detto che la Juve ha fatto più punti con gli arbitri che non erano amici piuttosto che con quelli amici! Ma quale interesse della Juve all’illecito e alla frode? Dovete trovare un nuovo elemento, questo non conta più! Paparesta ammette di aver sbagliato e non trova da obiettare sulla sua sospensione che non può essere definita esemplare in quanto nello stesso periodo arbitra 40 partite. Egli risponde di non aver favorito nessuno e quando viene sentito egli non è più arbitro”.\r\n\r\nSorteggi truccati? Le testimonianze lo escludono.\r\n”Vediamo se si poteva, attraverso la manipolazione della griglie e dei sorteggi, manipolare qualcosa. Manfredi Martino ha dovuto ammettere che per truccare era necessaria la consapevolezza da parte di arbitri e giornalisti. Nessun verbale dei notai è stato impugnato nessuna accusa di falso ai notai è stata fatta, e i notai qui in aula hanno chiarito tutte le modalità del sorteggio. Nessuna decisiva irregolarità, nessuno avanza sospetti. Il notaio evidenzia che il giornalista viene cambiato ogni estrazione, e che viene chiamato all’ultimo minuto”.\r\n\r\nOcchio agli orari\r\n“I verbali sono interessanti perché da una loro lettura emerge una circostanza. Gli orari. Dall’esame delle telefonate intercettate si vede che si parla degli abbinamenti non prima, ma dopo che sono avvenuti. È sufficiente l’udienza del 13.11.2009, anche i lanci dell’Ansa vengono presentati come orario precedente la telefonata in cui Moggi parla di quel sorteggio. Anche il presidente di una società che è stato ascoltato non sa dire se quel colloquio con Moggi sia avvenuto prima o dopo il sorteggio, stiamo parlando di Zamparini. Egli dice: ‘Io non ricordo quando questo viene detto’; ma c’è un motivo per cui Moggi lasciava intendere di sapere i nomi, perché egli stava trattando due giocatori con il Palermo e aveva interesse ad una captatio benevolentiae”.\r\n\r\nLe Fantagriglie\r\n“Passiamo alle griglie. Esiste un gioco che si chiama Fantacalcio. Io ignoravo che esistesse il Fantagriglia. Si è a lungo favoleggiato dell’alterazione delle griglie. In realtà esse avvengono secondo criteri rigidi e precisi: non più di 6 volte, mai 2 consecutive, mai della stessa città di provenienza. C’era una gara tra gli operatori sportivi ad indovinare quali erano le designazioni. Queste circostanze vengono provate anche da molte intercettazioni. Ce n’è una di Governato con Pairetto in cui questi anticipa a Governato la griglia che sarà nota solo un’ora dopo, e il Brescia sarà in prima fascia dove ci sono Collina, Bertini, Paparesta e Rosetti. Perché ho richiamato proprio questa? Questo dimostra che non esisteva una categoria di privilegiati per questi fatti: tutti potevano, volendo, attivarsi per accedervi. Io cito le parole del pm di Torino, Maddalena, che chiedeva l’archiviazione per i fatti che qui a Napoli sono andati a processo. Egli diceva che non vi era alcuna irregolarità nei sorteggi e nelle griglie. E se la Procura di Torino dice questo, come fa la Procura di Napoli a sostenere il contrario?”\r\n\r\nQuale potere mediatico?\r\n”Condizionamento degli organi di informazione: si parla di condizionamento non di sopraffazione, nessuno è mai stato minacciato. Tutti i giornalisti ascoltati hanno escluso che Scardina possa mai aver fatto pressioni per parlare bene di questa o quella squadra. Di più: il Tribunale di Roma ha stabilito che la Sanipoli non ha mai subito mobbing, non è mai stata dimensionata, solo per motivi di salute ha avuto meno incarichi. Si è sostenuta un’incidenza sugli spettacoli televisivi e l’elemento forte era il processo di Biscardi, in grande decadimento all’epoca dei fatti, in quanto da programma sportivo era diventato di intrattenimento e perché retrocesso da televisioni a carattere nazionale ad altre a carattere quasi regionale. E Moggi lì difendeva la Juve non gli arbitri!”\r\n\r\nLe frodi sportive ed Auricchio\r\n “Sulle frodi sportive: per ogni singola partita vi abbiamo richiamato e prodotto il referto del quarto uomo, di tutte le attività svolte dall’arbitro partita per partita, con tutta la valutazione delle condotte e degli atteggiamenti. Se per la frode sportiva è necessario compiere atti fraudolenti che comportino il non regolare esito della competizione, ciò qui non è contestato! Ma se è vero che questo è un reato a consumazione anticipata è sempre necessaria la dimostrazione di una corruzione. La designazione dell’arbitro non può integrare gli elementi della frode sportiva e questo lo dice la Procura di Torino che esclude la sussistenza dell’illecito sportivo. Dovrei adesso iniziare capo per capo per ogni singola partita a ripercorrere i passi di Auricchio ma ve ne faccio grazia. Parlo però del metodo. Auricchio dice di non aver riscontrato niente. Vi dovrei citare Lecce-Juventus 0-1 in quanto ancora una volta i testi dell’accusa smentiscono l’accusa stessa. Lo stesso Zeman dice che era normale quello che è successo, si è giocato anche su campi peggiori, ma anche Ledesma dice che vi era stato l’accesso di De Santis prima della partita, il quale De Santis disse che nel corso della gara si sarebbe verificato se si poteva proseguire. Dice di non ricordare nessuna frase particolare e lo stesso Del Piero dice che l’arbitro parlò con i capitani e che le condizioni del campo erano contrarie a quelle che erano le condizioni della squadra della Juventus”.\r\n\r\nAncora sulle richieste di Brescia e Bologna…\r\nAncora due cose: come può il Brescia ritenere che la sua permanenza per 5 anni in B possa farsi risalire ai comportamenti della Juventus, dimenticando che la B è stata una costante per le rondinelle? Come si fa a parlare di una perdita di chance, come possono i consulenti dire che il Brescia è stato 5 anni in B con i suoi giocatori, dimentica che Hamsik, Mannini e Santacroce furono venduti pochi anni dopo, che Baggio in quell’anno finì con il calcio. I toni usati dal Brescia sono solo impressionistici. Per permanere ai massimi livelli occorre investire; guardate i bilanci del Brescia e vedete se hanno investito qualcosa, tranne la speranza di ottenere un risarcimento milionario. Anche per la Vittoria 2000 la sua consulenza sostiene che per valutare il danno nel 2001 vi fu un acquisto del 10% del suo valore da parte di altro socio e che nel 2005 fu valutato 924.000 € e non i 5 milioni dell’anno prima. Ma quella somma è una valutazione dell’utile dell’anno prima. Ma di più, le partite di cui si parla sono partite non della fine del campionato, ma dell’inizio”.\r\n\r\nCupola mal funzionante\r\n”Ma voi avete veramente la prova che all’inizio del campionato l’associazione aveva già deciso chi doveva retrocedere e chi no? E se anche lo avessero deciso, erano tanto cretini da giocarsi la salvezza della Fiorentina all’ultima giornata?” \r\n\r\n \r\n\r\nLe parole della Cassazione\r\n”E chiudo con parole della Cassazione civile: ai fini della condanna generica al risarcimento dei danni non è sufficiente accertare l’illegittimità del comportamento, ma anche la portata dannosa di questo comportamento. Le parti civili avrebbero dovuto provare che sussiste un nesso di causalità tra il comportamento degli imputati e la realizzazione del danno richiesto. Ciò non è avvenuto. Vi chiedo di tenere conto di tutti i criteri di diritto che hanno informato la giustizia in questo tribunale. Di valutare con attenzione che non si trasformi in speculazione un’azione civile nel processo penale. Grazie!”\r\n\r\nPrende la parola l’Avv. Krogh – difensore di Lillo Foti, presidente della Reggina\r\n”I colloqui sono così generici ed indicativi di un rapporto di amicizia che non possono integrare alcun reato, ma sono solo censurabili sotto il profilo deontologico. Voglio anche collegarmi a quello che diceva l’avv. Vitiello sul Pm di Torino, sottolineando che Torino è il tribunale che ha meno arretrati, evidentemente perché non fa i processi inutili. Bigon, ds della Reggina, ha escluso qualsasi rapporto tra Foti e Bergamo; e Cellino ha detto che un certo atteggiamento che poteva intravedersi con De Santis non era un condizionamento per la Reggina ma un astio tra lui e De Santis. Vorrei ricordare che “atti fraudolenti” è un’espressione di tipo reddituale e la Cassazione più volte si è occupata della costituzionalità o meno di tale generica espressione. Nel nostro caso da che cosa è data la determinatezza che esclude che l’espressione possa essere incostituzionale? Da un quadro che rileva da una sentenza della Cassazione. Il criterio della idoneità è stato escluso dalla discussione. Devo riguardare qualche passaggio della detta sentenza. Se ne occupava per il doping, ma il problema è lo stesso. La corruzione è un reato plurisoggettivo che comporta la presenza di più soggetti. Occorre che i soggetti rientrino in quadro prefigurato. Dice la Cassazione che deve trattarsi di attività proiettate all’esterno delle persone che le hanno pensate e che coinvolgano altre persone. Quindi ci vogliono almeno due persone di cui almeno uno interno e uno esterno. Ebbene, delle partite di cui parliamo la Reggina due le ha perse e una l’ha pareggiata all’ultimo minuto. Quindi qual è la frode? Quando Foti parla con Bergamo e questi gli dice ‘Stai tranquillo’, che ne sappiamo che vuol dire quello ‘Stai tranquillo’?? Come se io andassi dal Procuratore della Repubblica, gli dicessi di essere preoccupato per il processo Calciopoli e gli dicessi: ‘Mettete un pm attento’, e lui mi dicesse ‘Stia tranquillo’. Avremmo commesso un reato? No, solo un atteggiamento deontologicamente scorretto! Questo processo è stato costruito sul niente e l’associazione per delinquere sarebbe basata su associazioni che non possono commettere reati? Concludo per il proscioglimento del Foti dalle accuse rivoltegli!”\r\n\r\nLa parola passa all’Avv. De Falco (difesa Gemignani)\r\n”L’avv. Vitiello ha affrontato la vicenda processuale, ma andiamo ad osservare due fatti. Qual è stata la proprietà della Juve e quale la squadra vincitrice del campionato Mondiale 2006? La Juventus era la squadra più forte, alle spalle ha la famiglia Agnelli, vi sembra mai che questa società ricorreva ai mezzucci di cui si parla per vincere un campionato? In questo si innesta il degrado della nostra giustizia. Voi avete fatto bene ad escludere le parti civili. L’avv. Vitiello ha affrontato bene queste vicende. Ma vi dico di più. I Monopoli di Stato: quale danno hanno potuto patire da questa vicenda? Non sono riuscito a comprenderlo, così come la Federconsumatori. Vittoria 2000 è fallita per colpa della Juventus? O per sue irregolarità e incapacità? I sorteggi erano pubblici, come era possibile la loro falsificazione? Le schede: in questo paese l’intercettazione è la regola. Quanti sono i casi in cui intercettazioni legali o illegali hanno determinato fatti? Lo stesso Tavaroli ne è un esempio. Vi è poi un altro problema: la tutela della riservatezza di una comunicazione, così come l’interpretazione della telefonata può variare.\r\nPer quanto riguarda la posizione di Gemignani si chiede la sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste o per non aver commesso il fatto, come chiesto dalla Procura. Devo rilevare, in questo secondo caso, che vi è un filo logico: il Gip ha emesso sentenza assolutoria per il coimputato Foschetti, dicendo che era simpatico a Moggi. La stessa cosa è successa per la giustizia sportiva che ha immediatamente archiviato la posizione. Grazie!”\r\n\r\nParla l’Avv. Cirillo (difesa Ambrosino)\r\n”La difficoltà che abbiamo trovato è stato capire che cosa c’entrasse Ambrosino in questo processo. Già nel 2006, in sede di processo sportivo, ho dovuto valutare dei comportamenti che non integravano reati. Gli viene contestata Reggina-Messina, partita che, secondo l’accusa, si svolge tra due squadre che appartenevano allo stesso sodalizio. Qui viene imputato un assistente e non l’arbitro e l’altro assistente. Queste due squadre non potevano mettersi d’accordo senza coinvolgere qualche altra persona? La scelta della Procura di chiedere l’assoluzione per Ambrosino è stata una scelta giusta. È stato sentito l’osservatore, e l’altro assistente, oltre che il consulente di parte Russo. Ha parlato di una gara impeccabile, senza alcuna sbavatura, e allora penso che compito di questa difesa era fornire uno strumento. È stato chiesto ad Auricchio se avesse visto la partita. Io penso che, alla luce della risultanze, nonché del voto tecnico di 8,60 che è il voto massimo, in quell’anno Ambrosino è passato internazionale come primo in italia. Ambrosino non ha dato alcun apporto a nessuno, e dopo le nuove intercettazioni ci sono degli interessamenti di altre società di calcio, tipo il Milan, che si interessava di avere un assistente preparato; quindi Ambrosino non era oggetto di attenzione solo della Juventus, ma di tutte le squadre che avevano interesse ad avere uno bravo in campo. Le telefonate tra Meani e Manfredi Martino parlano di un assistente che poteva dare il suo apporto a questo tipo di gara. Alla luce di queste considerazioni valutare una semplice informativa iniziale, come aveva fatto la giustizia sportiva, questo tribunale non lo può fare. Gli venivano contestate le schede svizzere, ma nessuna prova è stata fornita, anzi Ambrosino ha sempre smentito. Ambrosino è un avvocato e sa benissimo che all’interno del mondo del calcio c’erano indagini in corso; e avrebbe mantenuto una scheda riservata sapendo quali rischi correva? Alla luce di tutto ciò si deve ridare dignità a questa persona che ha avuto un danno economico e morale, gli è stata negata la possibilità di continuare una carriera splendida e qualunque sentenza potrà solo ridare un sorriso a questa persona, ma mai ridargli quello che gli è stato tolto. Chiedo l’assoluzione per non aver commesso il fatto o in alternativa perché il fatto non costituisce reato. Grazie!\r\n\r\nUdienza interrotta – ripresa prevista alle 14.30\r\n\r\nTocca all’Avv. Acronzio (difesa Rodomonti)\r\n”Svolgerò solo un esame fattuale. E proprio questo esame smentisce le conclusioni del pm con la richiesta di condanna ad un anno. Partirei dal capo di imputazione. La procura ha chiesto al rinvio a giudizio per Juventus-Udinese, capo Q per Rodomonti, arbitro, e Foschetti e Gemignani assistenti. Vi erano i medesimi elementi di prova: l’indicazione di Moggi al telefono di su Rodomonti e Foschetti. In realtà la trascrizione della registrazione dice cose diverse. Nell’istruttoria dibattimentale non sono emerse prove, tanto che Capuano si è limitato a trattare le telefonate tra Moggi e Bergamo e tra Bergamo e la Fazi. Ebbene, Foschetti è stato assolto nel giudizio abbreviato per mancanza di ulteriori prove. Per Rodomonti non esiste alcuna indicazione nominativa. Altrettanto correttamente il pm, con riguardo a Gemignani, ha concluso per una sentenza assolutoria. Quindi, di fronte ad identiche emergenze di prova, ci sono: l’assoluzione di Foschetti, la richiesta di assoluzione per Gemignani e la richiesta di pena per Rodomonti. Gli unici due episodi discussi in quella gara furono due segnalazioni di Gemignani, entrambe per fuorigioco, quindi l’arbitro prende queste decisioni su segnalazioni del guardalinee. Dico questo non per valutare il significato di questa condotta dal punto di vista giuridico. È un elemento che deve indurre a ragionamento ed evitare di concludere per l’assoluzione per Gemignani e la condanna per Rodomonti. Non ci fu in quella gara alcuna condotta di Rodomonti che potesse far trasparire il senso di parzialità dell’arbitro. La prova regina sarebbe la telefonata del 9.02.2205. Si parla della scelta degli arbitri della prima fascia e Moggi dice: ‘Bertini, Paparesta, Trefoloni e Racalbuto. Ci avevo messo Tombolini però ha fatto casini con la lazio…’. Quindi Moggi non parla di Rodomonti, lo fa Bergamo proponendolo in sostituzione di Tombolini. E Moggi: ‘Rodomonti va bene pure”. Quindi, Moggi non indica Rodomonti ma Tombolini. Questa telefonata non ha bisogno di alcuna interpretazione. Del resto anche ai designatori Rodomonti appare un uomo che non potesse dare una mano alla Juventus. È l’arbitro internazionale che nei suoi nove anni ha diretto meno gare della juve. La lontananza di Rodomonti dalla Juve ce la offre lo stesso Narducci, il quale dice che ci sono arbitri ‘amici, indifferenti e nemici’. Tra gli amici non c’è Rodomonti. C’è tra gli indifferenti Tombolini, che Moggi propone in quella griglia. E il paradosso è che in quella griglia Tombolini viene sostituito proprio Rodomonti. Altro argomento si trae dal contenuto di una telefonata tra Bergamo e la Fazi dell’8.2.2005. Ne ha parlato anche Capuano, che si sofferma sul fatto che i due commentano la precedente telefonata tra Bergamo e Moggi, e Bergamo riferisce alla Fazi che, parlando con Moggi di Rodomonti, Moggi avrebbe detto: ‘E’ il più stronzo dei 40!’. Altre due circostanze: telefonata tra Bergamo e Carraro il 26.11.2004, in cui alla richiesta di Carraro di chi fosse l’arbitro di Inter-Juventus, Bergamo dice che è tanto che Rodomonti non arbitrava la Juve, circa 3 anni. Nel volgere di pochi giorni tra novembre e febbraio, Rodomonti diventa un arbitro amico della Juventus! L’altra circostanza è la telefonata tra Moggi e Baldas. Nella parte introduttiva Baldas dice a Moggi che ci sono pochi episodi, tranne uno che riguardava Costacurta e Rodomonti. E Baldas dice: ‘Gli diamo un po’ addosso’; Moggi risponde: ‘E’ naturale’. Del resto non saranno sfuggite le dichiarazioni spontanee di Moggi quando nel censurare la direzione di Rodomonti in una gara del Milan, dice che egli è arbitro amico del Milan. A prescindere dalla non veridicità di quanto dice Moggi, la gara finì 0 a 0 e non 1 a 0 per il Milan, ciò testimonia il fatto che Moggi ritiene Rodomonti una persona lontana.\r\nConcludo per una sentenza di assoluzione per Rodomonti”.\r\n\r\nChiede la parola Luciano Moggi per una dichiarazione spontanea\r\n“La gara non è finita 0 a 0, ma 1 a 1, e non viene dato un rigore al Brescia, e quella è anche la partita famosa della telefonata di Cecere (Meani dice a Rodomonti di aver parlato con il giornalista Cecere della Gazzetta dello Sport, ndr), telefonata in cui si parla di un “trapiantino” per l’arbitro. Grazie!”\r\n\r\nAvv. De Nigris in difesa di Claudio Lotito\r\n”Io chiederò l’assoluzione per non aver commesso il fatto o perché il fatto non sussiste, in quanto mancano gli elementi della frode sportiva in relazione ai capi di imputazione che riguardano Chievo-Lazio e Lazio-Parma. La mia difesa sarà completata dall’avv. Gentile. I nostri coimputati, Franco Carraro e Rocchi per il capo u e Messina per il capo b, questi tre sono stati assolti tutti e tre. Rocchi e Messina assolti in abbreviato e Carraro prosciolto con sentenza del gup del 3.10.2008. Gli arbitri e il presidente nella struttura del reato sono fondamentali,. Perché sono concorrenti fondamentali nella vicenda. È lo stesso pm che ha chiesto per Lotito una condanna grave senza prove, ritiene fondamentale il ruolo di Carraro. La persona che più si sarebbe attivata per la Lazio sarebbe Carraro. Lotito si sarebbe rivolto a lui per chiedere attenzione. Ora, considerato che Carraro è stato assolto, viene da chiedersi chi potrebbe aver commesso la frode contestata, che è un reato tipico che richiede determinate attività e soggetti. Carraro è stato assolto da De Gregorio. Gli era stato contestato il concorso nella frode in relazione a Chievo-Lazio e Lazio-Parma. Viene considerata come una conseguenza dell’attività di Carraro rispetto alla Lazio. La sentenza evidenzia il punto fondamentale, che è la frase di Carraro che, parlando con Bergamo, diceva che bisognava dare una mano a Lotito. Secondo l’accusa l’interesse di Carraro sarebbe stato quello di avere l’appoggio di Lotito all’elezione alla presidenza della Figc. Questo sostegno però era stato già superato con l’accordo tra Carraro ed Abete, quindi a gennaio l’elezione di Carraro è pressoché ottenuta. Questo dato viene ripetuto da Carraro davanti al tribunale. Quello che era considerato il movente viene a cadere. La sentenza dice che non vi sono prove che Carraro avrebbe fatto interventi in favore della Lazio, ma solo le sue funzioni di garanzia. Carraro nella sua testimonianza già da dicembre 2004 aveva denunciato a grandi titoli che la Lazio aveva subito errori arbitrali e ciò aveva creato una grave tensione nell’ambito della tifoseria. Carraro dice che Lotito era nervoso e che voleva cambiare tutto. Aveva già problemi economici gravi. Lotito si sentiva, ed era, debole.\r\nIl giudice Ferri in aula ci delinea i personaggi. Egli parla di una telefonata dopo Lazio-Parma, e Lotito era soddisfatto per aver consluso una gara senza subire errori arbitrali. Anche Baraldi e Carmignani, rispetto alla partita contestata, ammettono la supremazia della Lazio ed il risultato è conseguenza di tale supremazia. Trentalange assegnò a Rocchi 8,50, e conferma il rapporto qui in aula dicendo che il comportamento è stato quasi perfetto. Lotito non ha mai commesso nulla di illecito, non ha mai contattato i designatori, ha solo contattato Carraro per chiedere una sorta di attenzione, di protezione. Lotito nella telefonata fatta al Mazzini il 7.02.2005 chiede se Carraro fosse realmente intervenuto. E la telefonata tra Carraro e Bergamo deve essere letta nella giusta visione, perché è chiaro che Carraro parla con Bergamo affinchè sia evitato che il risultato possa essere frutto di errori arbitrali che penalizzino la Lazio. La protesta di Lotito verso Cararro fu scritta ufficialmente in una lettera del 23 febbraio 2006. La telefonata che viene richiamata, del 18 febbraio, tra Lotito e Mazzini, avvenne il pomeriggio, quando il sorteggio era avvenuto alla mattina. Lotito chiede a Mazzini quale fosse l’arbitro designato, ma Mazzini gli chiede dove giochi. È una telefonata surreale che avviene dopo il sorteggio, ma la cosa certa è che Lotito non ha mai avuto alcun rapporto con i designatori, che non ha mai avuto contatti con arbitri e che nessuno mai ha avviciato i due arbitri coinvolti in quelle gare che, ripeto, sono stati assolti nell’abbreviato”.\r\n\r\nAvv. Gentile (altro legale di Lotito)\r\n”Faccio una premessa che riguarda il discorso di Vitiello sui responsabili civili. La Lazio è chiamata come responsabile civile ma non si è costituita perché ha avuto il decreto di citazione il 5 gennaio 2009 per l’udienza del 20 gennaio 2009 e siccome ha ritenuto che non fossero stati rispettati i termini di comparizione ha preferito non costituirsi. Chi si è costituito può aver sanato l’irregolarità, ma noi non ci siamo proprio costituiti. Dopo questa tardiva comunicazione la Lazio non ha mai avuto più alcuna comunicazione. Si è parlato da parte del pm del reato di frode sportiva, dicendo che è reato di pericolo presunto. Può essere condivisibile, ma quello su cui non siamo d’accordo è stabilire che cosa è il reato di pericolo presunto. Esso non è una manifestazione di pensiero, non è un’opinione, non è un’idea, un programma, è un qualcosa di più, per passare dalla fase dell’ideazione alla condotta. Manca l’evento, ma la condotta ci deve essere, cioè atti idonei in modo non equivoco a determinare il fatto. Ad esempio nel reato di terrorismo occorre l’esistenza di struttura organizzata che deve avere una effettività tale da rendere possibile il progetto criminoso. Diversamente si arriverebbe reprimere idee e non fatti. Ma quando si realizza la condotta? Il pm ha preso un po’ le mosse dalla motivazione della sentenza del Gup, che ha adombrato un po’ la configurazione del reato fermandosi un attimo prima della soglia di punibilità. Sono d’accordo che non si debba andare a vedere cosa ha fatto l’arbitro nella partita, ma almeno verificare la disponibilità dello stesso ad essere a disposizione. E ciò ha portato alla assoluzione di Messina e Rocchi. Non si deve provare solo che è stato scelto un arbitro in maniera pilotata ma anche la disponibilità di quell’arbitro a partecipare alla frode sportiva. Questo è il quadro giuridico nel quale ci dobbiamo muovere e il PM si è fermato un momento prima. Quali sono le posizioni che abbiamo. Vi è stato detto dalla collega che mi ha preceduto la posizione di Carraro. Manca la illiceità della condotta a monte, manca la illiceità della condotta a valle, non è illecito l’intervento di Carraro manca la disponibilità di Rocchi e Messina a mettersi d’accordo, come scritto nella loro sentenza di assoluzione.\r\n\r\nLa Lazio estranea ai sorteggi\r\n“Il PM parla di alterazione del sorteggio: il PM porta come prova le dichiarazioni di Cellino senza alcuna prova, le dichiarazioni di Zamparini che però si riferiscono al 2003-2004, dichiarazioni di Manfredi Martino che dice che la situazione delle sfere che si aprivano è accaduta tre volte, una volta ad inizio del campionato, una volta a Roma per la B e una volta per Juventus-Milan, dichiarazioni di Galati che si riferisce al 2000, due annotazioni di polizia giudiziaria, del 31.1.2005 e 13.5.2005. Ricordatevi che Chievo-Lazio è del 20.2.2005 e Lazio-Parma è 27.2.2005, quindi le annotazioni di PG non le riguardano. E allora quali altri elementi: 22 aprile 2005 non riguarda la Lazio, 24.11.2004, 10.1.2005, 9.2.2005, 6.5.2005. Questi sono, secondo l’accusa, i sorteggi nei quali è stata raggiunta la prova dell’alterazione. Quindi non riguardano la Lazio. Come avvenivano i sorteggi lo abbiamo ripetuto più volte. Vi erano regole che venivano rispettate. Prima del 2004-2005 si faceva tutto con designazione diretta e così anche dopo quell’anno. Nel sorteggio di Chievo-Lazio erano stati inseriti, oltre a Rocchi, altri 7 arbitri di cui solo 2 preclusi. Manfredi Martino dice di avere avuto disposizioni di mettere un determinato biglietto in una determinata sfera, solo due o tre volte e ad inizio stagione. Ci è stato detto in questa aula che il sorteggio lo faceva il giornalista, che non partecipava alla preparazione delle palline e che non poteva sapere che nome c’era in una determinata pallina, anche se questa era rotta o scrostata. Egli arrivava all’ultimo momento e poi arrivava Manfredi Martino con le buste. Ci è stato detto che, qualche volta, è capitato qualcosa di strano, tipo che si apriva una pallina, ma anche che, nonostante tutto, non era possibile leggere il nome. Si è detto ‘Sì, ma il notaio non l’ha detto e, se non l’ha detto perchè era distratto, chissà quante altre cose non hanno verbalizzato’. Io non credo che, se mi cade un foglio e lo raccolgo, il cancelliere accanto a lei verbalizzerà questo mio gesto. Il notaio deve verbalizzare l’esito del sorteggio. Se tutto questo è vero, come è vero in quanto risulta dagli atti del processo, non sto a ripetere altro. L’assoluzione di Lotito deve venire fuori da questi fatti: un intervento lecito di Carraro, l’estraneità degli arbitri, sancita dalla sentenza del Gup, un sorteggio regolare. Non aggiungo altro, vi ringrazio per l’attenzione e concludo per l’assoluzione perché il fatto non sussiste!\r\n\r\nConclusa l’udienza, il prossimo appuntamento è per il 5 luglio, quando parleranno gli avvocati Misiani, Pirolo, Gandossi, Di Valentino, Bonatti, Morace, Mungiello. Poi il 12 luglio parleranno Gallinelli, Picca e Furgiuele, Messeri e Botti.\r\nIl 19 luglio toccherà all’avvocato Trofino. Il 20 settembre riaprirà l’avvocato Prioreschi per Moggi, e anche per la Morescanti se non dovesse essere in condizioni di salute ottimali, per via della gravidanza.\r\nRicusazione permettendo…