Continua a spron battuto la disinformazione RAI sul processo di Calciopoli: ieri sera a ‘Sabato Sprint’ il parterre de roi era costituito da Italo Cucci, Sandro Mazzola e il malcapitato Pietro Vierchowod negli insoliti panni del difensore di Luciano Moggi. Tutto parte dall’intercettazione Facchetti-Bergamo, quella del famoso Collina che non si sa chi lo abbia pronunciato. Ebbene, della chiamata in questione si sono fatti sentire solo pochi secondi, in modo chiaramente fazioso, perché per essere trasparenti sarebbe stato opportuno far ascoltare l’intercettazione integralmente e magari contestualizzarla con quella precedente a Gennaro Mazzei e con la successiva di Franco Carraro. Troppo comodo, amici canonizzati della RAI, estrapolare poche e selezionate frasi, che per chi si fosse persa la puntata “d’eccezione” sono state quanto segue:\r\n\r\nFacchetti: Senti, per domenica allora?\r\nBergamo: Senti, per domenica facciamo un gruppo di internazionali perché non vogliamo rischiare niente quindi sono lì e tutti e quattro possono fare la partita\r\nF: Vabbeh, ma metti dentro Collina!\r\nB: Ma tutti internazionali, Giacinto, così perlomeno non c’è discussione…perché c’è dentro…Collina, Paparesta, Bertini e c’è dentro Rodomonti.\r\nF: Ho capito.\r\n\r\nDalla telefonata in oggetto, ben più articolata, è stata troncata giusto di qualche parolina che riporto di seguito…\r\n\r\nB: Sono tutti internazionali e abbiamo evitato che ci fossero troppi giovani, per esempio anche se Trefoloni sta facendo bene…però preferisco lasciarmelo al girone di ritorno…e poi non abbiamo altri sinceramente…Messina non mi dà garanzie\r\nF: Perché, non è un first class adesso?\r\nB: No…nella first class c’è momentaneamente, il posto suo lo prende Rosetti perchè ha delle aspettative, è giovane e sta facendo bene a livello internazionale.\r\nF: Ho capito, vabeh, con Bertini abbiamo avuto qualche problemino\r\nB: Con chi?\r\nF: Con Bertini abbiamo avuto qualche problemino anche l’anno scorso là a Torino. Anche altre partite abbiamo avuto qualche problema con Bertini…\r\nB: Semmai, sfortunatamente fosse così, ci parlo, perché anzi, semmai è meglio, ti devo dire, capito…\r\nF: Non lo so, volevo dirtelo, qualche problema lo abbiamo avuto.\r\n\r\nInutile che ribadisca nuovamente quanto penso sull’intercettazione in questione, grave quanto e di più di quelle di Luciano Moggi. Scontato, invece il commento, laconico, del “grande” giornalista Italo Cucci: “Tutta aria fritta, si tratta di una telefonata amichevole che non dice nulla di nulla. Non c’è niente di scabroso, né di punibile. Non capite che i designatori prendevano per i fondelli tutti? Fingevano di assecondarli ma poi facevano sempre e solo quello che diceva Moggi”.\r\nTutto falso ovviamente, perché se Italo Cucci andasse a rivedere le partite a cui si fa riferimento nelle telefonate di Moggi probabilmente, ma non ci giurerei, anche lui riuscirebbe a comprendere che ciò che dice non ha riscontro nella realtà dei fatti “giuocati”.\r\nIrrompe a quel punto Pietro Vierchowod : “Secondo me quanto chiede Facchetti è qualcosa di gravissimo. Se Moggi è stato punito non vedo perché quello che si dice in questa telefonata in particolare non sia altrettanto grave”.\r\nAhi ahi ahi… Pietro!!! Cosa sei andato a fare in casa del nemico… Quoque tu, a difendere il “mostro”, il burattinaio del calcio, Luciano Moggi! Qui ci vuole l’intervento di Super Sandro!!!! Il Mazzola internazionale ferma tutti: “Alt, Pietro, tu non leggi i giornali! Non hai mai comparato le telefonate? Quelle dell’Inter sono bazzecole… E poi caro Pietro, un conto è parlare con i designatori, che era lecito, un conto è parlare con arbitri in attività, indipendentemente da quello che si dice. E che ti piaccia o no, Facchetti non ha mai parlato con un arbitro in attività”.\r\nAttenzione! Cosa odon i miei padiglioni auricolari? Come, Sandrino, proprio tu che sai tutto di Farsopoli, ignori che ci siano telefonate tra Facchetti e un arbitro in attività? E le chiamate a De Santis?\r\n\r\n24 marzo 2005\r\nFacchetti: «Massimo!»\r\nDe Santis: «Come stai Giacinto?»\r\nFacchetti: «Bene, e tu?»\r\nDe Santis: «Devo farti i complimenti insomma, ti interessi di arbitri…»\r\nFacchetti: «Eh… vedremo, ma mi sa che ci interesseremo in tanti di…»\r\nDe Santis: «E vabbè, si interessano tutti, ormai è l’argomento del giorno»\r\nFacchetti: «Sei già a Parigi?»\r\nDe Santis: «No, parto domani mattina»\r\nFacchetti: «Perché mi ha chiamato Bla… ehm Gagg, viene là anche lui»\r\nDe Santis: «Ah, viene a Parigi Walter?»\r\nFacchetti: «Si viene con anche lui con … e mi ha detto che ti portava i miei saluti».\r\nDe Santis: «Eh si, sennò glieli do io».\r\nFacchetti: «Comunque verrà a salutarti»\r\nDe Santis: «È rimasto contento… È stato scelto bene il posto: Francia-Svizzera, gli interessano tutte e due, chi per un verso chi per l’altro…».\r\n\r\nDe Santis lo consideravi già un arbitro in pensione vero Sandro? Sì, perché che voi paladini dell’onestà aveste deciso di pensionarlo da molto prima di Calciopoli lo avevano capito tutti, visto che nonostante i collaudati comandi (e pedinamenti), il fischietto non rispondeva perfettamente, nonostante vi avesse fatto vincere un’immeritata Supercoppa proprio contro Moggi e avesse costretto la Juve a 5 pareggi sulle ultime 7 partite arbitrare ai bianconeri.\r\nNon voglio che Sandro stanchi più di tanto la sua vista, ma gli consiglierei di rinfrescarsi la memoria: in questo articolo, sapientemente redatto da Antonio Corsa, trova tutte le telefonate fatte dalla sua “amata” (o da chi per lei) anche ad arbitri in attività.\r\nCome recitano spesso i tristi messaggi dei concorsi a premi: anche questa volta non hai vinto, ritenta, sarai più fortunato.\r\n\r\nDi Mirko Nicolino