Se non fosse un processo, potrebbe essere tranquillamente un concorso per barzellettieri del Bel Paese. In quel di Napoli si è consumata oggi l’ultima udienza dibattimentale della farsa di Calciopoli. I PM oggi hanno deciso di fare sul serio prima delle requisitorie sfoderando un grande asso nella manica: oltre ai soliti articoli di ‘Repubblica’ e ‘Gazzetta dello Sport’ (che non sono di parte come ‘Tuttosport’), a supportare le tesi del Moggi ladrone e della Juventus che ‘rubbava’ in ogni dove, vengono portati in tribunale i commenti dei forum laziali immediatamente dopo la partita contro la Vecchia Signora. Lo dicono anche i tifosi sui loro siti, sono stati derubati ed è questa la grande prova che il campionato era truccato. O qualcuno vuole mettere in dubbio che il parere di un tifoso nel bar dello sport di Internet non sia sufficiente per mandare un cittadino italiano dietro le sbarre?\r\n\r\nEcco le fasi salienti dell’udienza di oggi\r\n\r\n10.00 GLI “ASSI” DEI PM\r\nNarducci chiede l’acquisizione di copia dell’intervista resa da Pieroni a ‘La Repubblica’ nel febbraio 2005, copia sentenza tribunale di Roma del gennaio 2009, con copia del dispositivo della Corte di Appello di Roma nei confronti di Moggi nel processo Gea, la produzione dei resoconti tratti da siti internet o quotidiani sulle partite di quegli anni; ancora, in riferimento ad un cd rom già agli atti, contenente tutti i tabulati relative alle schede svizzere e slovene, una ricapitolazione del traffico di ogni scheda straniera in relazione agli incontri di calcio avvenuti in quel periodo, altra ricapitolazione di traffico schede straniere con un numero di rete fissa; produce una documento in cui si elencano i dati anagrafici delle persone che risultavano all’epoca intestatarie di utenze telefoniche mobili o fisse italiane che hanno avuto contatti con utenze straniere, infine la rassegna delle note Ansa relative al 3 dicembre 2004 giornata di sorteggio per incontri del campionato di due giorni dopo.\r\n\r\n11.40 SCENDE IN CAMPO LA JUVE\r\nLa giudice Casoria ha dato la parola alle difese che con l’avvocato Prioreschi, legale di Moggi, e l’avvocato Vitiello della Juve, hanno guidato la “rivolta” dei difensori contro l’acquisizione dei documenti richiesti dai pm e dalle parti civili. L’avvocato Prioreschi e Vitiello, tra le tante e documentate eccezioni procedurali sull’inserimento “tardivo che nega gli imputati il diritto alla difesa” evidenziano la parzialità – ad esempio – della rassegna stampa tratta da internet e prodotta dai pm. Prima Prioreschi: “Avete messo commenti solo di una certa stampa, Gazzetta dello Sport e Repubblica, e non Tuttosport, forse lo consideravate di parte? E allora io considero di parte magari anche la Gazzetta. I resoconti Internet sulle gare francamente se mettiamo ingresso in un processo penale i commenti sulle partite, potrei chiedervi di acquisire le proposte di matrimonio che ho ricevuto su internet per questo processo. E sulle schede svizzere arrivate oggi con un ulteriori tabulati dopo che qui è stato sentito il Maresciallo Dilaroni prioprio su quella analisi e dopo cinque informative e cinque anni dopo le indagini. Come posso difendermi da queste nuove elaborazioni?”. Poi tocca all’avvocato della Juventus, che entra in scena prepotentemente aprendo una prospettiva nuova per la partecipazione del club, che ricordiamo è responsabile civile al processo Calciopoli, e le sue argomentazioni sono sposate da tutti gli altri legali: “Sono inammissibili le senteze Gea con rito abbreviato, quei processi erano fatti noti e andavano chiesti prima. Consideriamo anonimi e dunque inutilizzabili tutti i documenti riportati perchè nessuno di loro è sottoscritto, non si fa riferimento alle fonti di prova dai quali sono tratti e quanto agli articoli di stampa è ancora peggio: sono riportati riguardo ai commenti sulle partite di calcio addirittura le citazioni, ad esempio, dei siti dei tifosi della Lazio a commento di una partita della loro squadra contro la Juve. E su un Inter-Juventus le dichiarazioni a mezzo stampa di un direttore tecnico dell’Inter. Eche prova è, la voce pubblica diventa mezzo di prova? E su Lecce-Juve riecco dichiarazioni di Zeman, ma Zeman è stato testimone dell’accusa e non gli sono state fatte domande su questo punto. E a proposito degli articoli di stampa penso che i tifosi della Juventus si potrebbero ben lamentare dell’assenza di Tuttosport da questa rassegna stampa, magari per un banale concetto di par condicio lo potevano inserire. Insomma – conlcude Vitiello- Qui non c’è nessuna prova diretta, nessuna prova nuova, gli articoli 468 e 507 dicono che questa produzione è inammissibile». Conclude prima che la Corte si ritiri a valutare l’ammissione di questi ultimi elementi di prova l’avvocato di Moggi Paolo Trofino: «Noi non vogliamo chiedere altri testi, ma quanto ai racconti di Nucini sull’incontro con Moggi al Concorde, lasciateci produrre – per dimostrare l’illogicità di quella accusa – lo stradario di Torino per farvi vedere quanto sarebbe stato più “segreto” l’incontro presunto: Moggi abitava a pochi passi, mentre il Concorde, era notoriamente l’hotel del ritiro della Juventus, per accedervi si doveva passare in una hall affollata di tifosi ed era impossibile, secondo la piantina dell’hotel che che vi produciamo, un passaggio diretto e invisibile dal garage alle camere”.\r\n\r\n14.00 ACQUISIZIONI FINALI\r\nIl tribunale acquisisce la richiesta dell’avvocato Bonatti, difesa Pairetto, rigetta quella dell’avvocato Catalanotti e dell’avvocato Trofino. Il tribunale, in relazione alle richieste del PM ha deciso: acquisisce la sentenza GEA e la nota Ansa, rigetta l’articolo di stampa con l’intervista a Pieroni, rigetta altri resoconti di stampa, rigetta i file con l’ulteriore analisi del traffico utenze straniere e degli intestatari.\r\n\r\n15.20 DICHIARAZIONE SPONTANEA DI PAIRETTO: “Cene e pranzi con Facchetti, Sacchi, Sensi, Corsi, col Toro, la Lazio e praticamente ogni squadra, altro che rapporto esclusivo con Moggi e Giraudo”.\r\n”Sono stato arbitro per 20 anni con grandi risultati internazionali e poi nominato prima designatore di serie C, poi di A e B, non ci sono arrivato casualmente. Ho sperimentato il doppio arbitro in Coppa Italia per poterlo portare poi in tutte le direzioni, in contrasto con le accuse che oggi mi vengono rivolte. Altra situazione è stata quella dell’interscambio degli arbitri internazionali tra le varie Federazioni europee, per le partite più importanti. Erano due progetti contrari al sistema del sorteggio al quale sono sempre stato contrario, perché non fa crescere gli arbitri ma, purtroppo, ci è stato imposto dalla Federazione e dalla Lega Calcio, mentre l’Aia era contraria.\r\n Per quanto riguarda alcune situazioni vorrei dire: è vero che mia moglie ha acquistato due auto dal signor Pastore della Fiat, una nel 1994 ed una nel 2005, possibilità legata al fatto che eravamo vicini di posto con Pastore. Tenga presente che io non posseggo una vettura italiana dal 1975, come i miei due figli adulti, mai avuto interesse ad acquistare auto con sconti. Nell’ambito del calcio c’è grande facilità ad ottenere sconti in tutti gli ambiti. Per il fatto di avere avuto grandi incarichi, ho sempre avuto grandi sconti o regali ed è una normalità.\r\n Per quanto riguarda i miei rapporti con Moggi e Giraudo, io sono un conoscente e un amico di Moggi dalla fine degli anni 70, da quando era dirigente del Torino. Era amico di mio padre ed il rapporto è durato negli anni. In tutte le occasioni in cui si siamo incontrati è stato per fatti familiari, anche parlando di calcio come ho sempre fatto con altri dirigenti. Addirittura di Giraudo ero amico dai tempi dell’università e di lì è nata l’amicizia, anche quando lui era lontano dal calcio ed era A.D. del Sestriere.\r\n Devo dire che in tutti i casi non mi sono mai sentito in dovere di corrispondere nulla di personale a Moggi e Giraudo; i nostri rapporti sono stati a volte anche molto combattuti. Siccome però sono stato accusato di avere avuto un rapporto privilegiato con i due, devo negarlo, perché io ho avuto rapporti conviviali con dirigenti del Parma, del Verona, con Meani, con Facchetti con il quale sono stato più volte a pranzo e cena, Governato, Corsi, Zaccarelli, Romero, Dal Cin, Sensi. Come ho già detto io ho avuto rapporti telefonici con tutti , con Ferlaino, la Samp, il Genoa, il Brescia, il Verona, il Parma, Le potrei fare l’elenco di tutti. Oltre a loro ho avuto anche una cena conviviale con Lanese che era presidente dell’Aia in una occasione in cui venne a Torino per parlare con Giraudo e Moggi di una campagna in cui Lui faceva il giro dei dirigenti federali per il progetto dell’Aia di avere la possibilità di ottenere una percentuale nell’elezione del presidente federale. La cena andò bene perché si dimostrarono disponibili e in una successiva telefonata Lui mi disse “Ci facciamo un check”, che era solo una verifica che avremmo fatto in futuro, dopo altre sue visite in altri ambienti, ed è stato interpretato chissà in che modo da chi ha fatto le indagini.\r\n Anche per i biglietti e le tessere omaggio ottenute dalla Juve. Era normalissimo ottenere dalle squadre dei posti in tribuna. L’Inter mandava a a me e Bergamo due o tre tessere, così il Milan, la Roma, la Lazio dava dei biglietti omaggio ogni settimana, così il Palermo, l’Udinese, era una assoluta normalità. Tra l’altro da molte squadre ricevevamo anche materiale, tipo tute, gagliardetti, borse. Nel merito dei sorteggi, credo che ormai sia chiarito tutto, ma siccome ho sentito qualcosa su una dichiarazione di Martino Manfredi, secondo il quale una volta gli avevamo dato le palline… partiamo dal presupposto che era sempre lui che preparava le palline, piegava i biglietti, li metteva nelle palline, effettivamente in un paio di occasione, non c’era più la Fazi, quindi lui era da solo, e quindi era un po’ in difficoltà, e noi l’avevano aiutato a comporre le palline, a mettere i biglietti nelle palline. Ma questo è successo ad inizio campionato e poi mai più. Tuttto è sempre stato nelle mani di Manfredi Martino. Quando facevamo l’estrazione delle palline, davanti al notaio, c’era una cesta nella quale venivano posate tutte le palline, a 40 cm dalla sua vista.\r\n Vorrei passare alle sospensioni che avremmo dato agli arbitri che arbitravano contro la Juve: è stata una delle più grandi bufale detta da Auricchio sotto giuramento e vorrei portarvi alcuni dati. Il primo falso è stato di dire che Paparesta era stato sospeso dopo Reggina-Juventus, partita che addirittura anche secondo la Gazzetta era stata condizionata da espisodi sfavorevoli alla Juve. Paparesta ha diretto questa gara il 6 novembre. Il 10 novembre c’era un turno infrasettimanale, Lui lo salta, poi la domenica dopo arbitra Torino-Venezia, la più importante della B, e poi due settimane dopo arbitra Messina-Fiorentina, in prima griglia, nella quale c’era anche Juventus-Inter. Tenga presente che qui è venuto Bergonzi che arbitrò, nel 2007, una gara in cui concesse un non rigore agli avversari della Juve ed è stato tre anni senza dirigere la Juve, mentre noi Paparesta dopo tre settimane lo abbiamo messo in griglia con la Juve. Paparesta ha arbitrato due volte a novembre, due volte a dicembre, quattro volte a gennaio. Questa è la sospensione di Paparesta! Racalbuto che arbitra roma juve, vittima dei suoi assistenti, nonostante tutto, fu fuori dalla a per nove settimane, nemmeno per mortivi tecnici, ma per tutte le pressioni esterne che ci furino in quella occasione.\r\n Dattilo in udinese brescia in cui fece un errore clamoroso in favore del brescia che segnò una rete irregolare e a fronte di questa gara che qualcuno considera un sistema per far ammonire giocatori della udinese che avrebbe giocato contro la Juve rimase fuori per tre mesi, anche perché oltre al gol irregolare, se avesse fatto bene avrebbe dovuto cacciare più giocatori dell’udinese\r\n E poi De Santis, che si sdoganato e doganato più volte che in quell’anno diresse in tre casi in modo negativo per la juve con il palermo, a parma partite in cui non diede rigori alla juve e poi con l’inter dove non espulse un giocatore dell’inter. In più sempre inter Juve non vide Ibra, Cordoba e sarebbe bastata anche una sua parla, successiva, per far si che ibra non avesse altre 2 giornate di squalifica. Con De Santis la Juve in 6 gare ha tolatizzato 7 punti.\r\n Noi non abbiamo mai sospeso nessuno per partite della Juve tranne Nucini. Non voglio parlare della sua personalità perché ci vorrebbe uno psicologo, ma lo sospendemmo dopo juve bologna dove diede al bologna un calcio di rigore poco evidente, ma nell’aula quando discutemmo dell’episodio per il suo atteggiamento, per la sua arroganza, fu punito. Lui disse che era stato convinto a fare quella gara dove fece al santuario la identificazione. In quella giornata vi fu una indicazione chiara della federazione che ci chiese di fare le identificazioni ad ogni costo. Ghirelli si tenne in contatto con noi per far rispettare queste indicazioni. Nucini dice che mi avrebbe detto che c’era su un giornale scritto che Zeman avrebbe detto che ci sarebbero state due espulsioni. A parte che me lo disse il giorno dopo e che io non ho poteri per aprire una indagine ma se stavamo dietro ad ogni cosa che dicono i giornlai dovevamo aprire indagini tutte le settimane…\r\n Termino sulle schede telefoniche. Io non ho mai ricevuto alcuna scheda, ma ho usufruito di alcune schede straniere. Ho un numero personale dal 1990 a conoscenza di tutto il mondo l’avevano tutti gli arbitri e tutti i miei clienti e non è mai stato intercettato. A volte stavo all’estero per molto tempo e quindi le acquistavo per usarle per chiamare a casa, a parte che spesso me le forniva la federazione europea ma mai da Moggi”.\r\n\r\nL’istruttoria è chiusa.\r\nProssima udienza il 3 maggio.\r\n\r\nGrazie a Tuttosport e Tifosibianconeri per il materiale della diretta