Calciopoli: ecco come De Falco smonta l’accusa delle Sim svizzere
Premessa: le telefonate effettuate da telefoni cellulari sono gestite da ricetrasmittenti. Ce ne sono diverse per quartiere, a seconda degli abitanti. Ogni ricetrasmittente ha delle frequenze che copre e ha una “zona di copertura” (un “campo”), chiamata “cella”. E’ la zona di sua competenza, potremmo dire. Di copertura. Quando “si attiva una cella”, perciò, si intende che in quella zona di copertura è stata effettuata una data telefonata.\r\nCosì durante l’udienza del 23 novembre l’ing. elettrico Giuseppe De Falco, perito di parte consultato dalla difesa Fabiani, ha smontato l’accusa di utilizzo di sim svizzere da parte dell’ex dirigente del Messina Calcio.\r\nSecondo i Carabinieri, nell’informativa redatta dal RONO di Roma alle pagg. 86 e seguenti, ci sarebbero 60 telefonate ascritte a Mariano Fabiani. Chiariamo subito un punto: le telefonate sono state certamente effettuate, e non è in discussione. Il lavoro degli investigatori è stato quello di associarle ad una persona. Cerchiamo di capire come. Hanno creato una tabella a tre colonne e riportando nella prima l’identificativo della cella dalla quale sarebbe partita la telefonata, nella seconda “l’indirizzo amministrativo” dal quale sarebbe partita e nella terza il Comune della stessa. Per quanto riguarda queste 60 telefonate, effettuate in Roma (dove Fabiani viveva), i Carabinieri hanno concluso che, agganciando ricetrasmittenti site nel quartiere Primavalle, ed abitando il Fabiani proprio in quel quartiere, in via probabilistica potesse essere lui ad effettuare le telefonate. Desunzione logica quindi, e non tecnica. Per dirlo con le parole di De Falco: «Qual è il concetto: diciamo che i dati oggettivi che portano a definire il sig. Fabiani come utilizzatore di queste telefonate sono semplicemente questo sillogismo tra quartiere in cui sono ubicate le radiotrasmittenti e questa residenza (del Fabiani, ndr)». E’ per questo che, quando si parla di sim svizzere, persino i Carabinieri parlano di “presunzione”, mai di certezza.\r\n\r\n(Di Antonio Corsa – Leggi il resto dell’articolo su Uccellinodidelpiero.com)