Calciopoli e il Replay alla radio con Cucci giudice d’onore
I nuovi sviluppi del processo di Napoli, che stanno rivelando finalmente di quale farsa si sia trattato Calciopoli, hanno riacceso il livore di mamma RAI nei confronti della Juventus e più in generale verso tutti coloro che si stanno impegnando per portare alla luce la verità. Dopo la puntata della trasmissione Replay a dir poco faziosa e scorretta, nella quale Boniek e un presunto tifoso dell’Inter sminuivano, senza contraddittorio, il valore delle intercettazioni dell’Inter e rimarcando piuttosto la figura del mostro Moggi, ieri sera è toccato a Radio Rai Sport.\r\nA Radio 1, ieri sera è intervenuto sui nuovi sviluppi del processo di Napoli, il noto giornalista Italo Cucci, che in men che non si dica (e sempre senza contraddittorio, se ne guardano bene) ha smontato qualsiasi tipo di accusa nei confronti dell’Inter. Ecco il suo intervento.\r\n“Quanto sto leggendo e sentendo in questi giorni non porterà a nulla. Non c’è niente di rilevante perché si possa riaprire il processo sportivo. Ho sentito personalmente le intercettazioni di Moratti e devo dire che c’è un abisso tra il tono di Moratti e quello di Moggi. Nelle telefonate di Moggi c’è livore, astio, ansia… in quelle di Moratti si sentono solo parole amichevoli e toni pacati. Quelle di Moratti e Bergamo sono conversazioni tra amici, certo Bergamo fa la parte del succube come faceva con tutti, ma Moratti non ne approfitta. Lui sì che è un signore. Ripeto, a meno che nei prossimi giorni non venga fuori qualcosa di realmente sconvolgente, questo polverone non porterà proprio a nulla. Ed è giusto così”.\r\nPeccato nessuno abbia potuto rispondere al signor Cucci, perché mi sarebbe piaciuto chiedergli che motivo aveva il “signore” Moratti, di andare a trovare l’arbitro Gabriele prima di una partita, per la quale il presidente dell’Inter era stato informato in anticipo rispetto al sorteggio che avrebbe avuto proprio quel fischietto a lui gradito. Così come mi piacerebbe chiedergli che ne pensa di Facchetti che chiede a Mazzei di “scavalcare” il sorteggio prima di un Inter-Juventus, pur di avere i giudici di linea Pisacreta e Ivaldi, che guarda caso usciranno poi dall’urna di Coverciano. Che dire poi dell’intercettazione tra il presidente nerazzurro e il mostro De Santis, l’amico della Juventus e asse portante della “cupola”? Ma ormai ci abbiamo fatto il callo, le trasmissioni targate RAI Sport sono l’”house organ” di casa Moratti. Noi però non ci arrenderemo mai, non so se a loro convenga continuare in questa direzione.