Calciopoli: domani attesi in aula Facchetti Jr e Nucini

Domani si ritorna in aula a Napoli, con la neppure sottile tensione provocata dall’istanza di ricusazione che i pm Narducci e Capuano hanno presentato contro la giudice Teresa Casoria la scorsa settimana. Una decisione verrà presa in esame dalla corte di appello il 25 marzo, nel frattempo si va avanti e non con un’udienza trascurabile, perchè in aula sono attesi Gianfelice Facchetti, figlio del compianto Giacinto, e l’ex arbitro Danilo Nucini. Due tetsimioni chiamati (per Nucini in realtà ri-chiamato) dai pm dopo il supplemento di attività investigativa svolto nella parte finale del 2010.

Nucini dovrà chiarire i suoi rapporti con Giacinto Facchetti dei quali ha lungamente parlato durante l’audizione di Narducci. L’ex arbitro si è autodefinito il “cavallo di Troia” dell’Inter nel presunto sistema Moggi. Proprio le denunce di Nucini a Facchetti avrebbero fatto scattare l’esposto alla magistratura che non aveva portato a niente e poi alle indagini private, svolte attraverso gli uomini della sicurezza Telecom (Tavaroli e Cipriani). Il figlio di Facchetti, invece, verrà sentito a proposito del famoso “memoriale” del padre che lui stesso aveva fornito ai PM. Appunti manoscritti (ma che valenza possono avere? Chiunque può redigere degli appunti accusando chiunque di qualsiasi cosa ndr) dallo stesso Facchetti che riportavano alcuni dei ragionamenti dello stesso Nucini. Non è escluso che la difesa chieda un confronto all’amerciana fra i due testimoni, le cui deposizioni avrebbero delle incongruenze.

La deposizione di Nucini comunque, sarà molto interessante dal punto di vista strettamente sportivo, perché se acquisita da Palazzi, che oramai segue molto da vicino il processo napoletano acquisendo prove e materiale investigativo, metterebbe l’Inter e, quindi, Moratti nelle condizioni di spiegare alcuni punti. Il 31 marzo, quando è in programma, l’audizione del numero uno nerazzurro da parte del procuratore federale è difficile che una parte del colloquio non verta sul fatto che Facchetti, allora presidente dell’Inter teneva contatti con arbitro in attività (illecito come da codice sportivo).

(Credits: ‘Tuttosport’)