Calciopoli, Appello: Moggi non parla, rinvio al 15 ottobre
Dopo una serie interminabile di rinvii, oggi – 1 ottobre 2013 – è partito ufficialmente il processo d’Appello relativo ai fatti di Calciopoli. Il calendario di oggi prevedeva le dichiarazioni spontanee di tutti gli imputati ad eccezione del patron della Fiorentina, Diego Della Valle, che parlerà invece il 15 ottobre, quando sono previsti anche l’intervento del giudice relatore e la requisitoria del procuratore generale. Come riportato da ‘Ju29ro.com’, l’udienza odierna è cominciata alle 10.30 con le dichiarazioni spontanee dell’ex designatore Pairetto che ha finito di parlare circa alle 11.20. Luciano Moggi ha rifiutato di rilasciare dichiarazioni, per cui stato tutto rinviato al 15 ottobre. Secondo il calendario delle udienze, il 29 ottobre toccherà alle parti civili e il 5 e il 12 novembre alle difese.\r\n\r\nDi seguito alcuni stralci della deposizione di Pairetto, tratti dal blog ‘Ju29ro.com’:\r\n
Ho parlato di griglie perché il PM quando ha visto che non funzionava l’accusa sul sorteggio si è concentarto sulle griglie… Tenga presente che gli arbitri avevano preclusioni molto precise (niente squadra della città dove vivevano o lavoravano, non più di sei volte la stessa squadra), quindi le griglie erano quasi obbligate e anche le scelte. Ciò comportava che la composizione delle stesse era il segreto di pulcinella, quasi tutti riuscivano ad individuarle prima del sorteggio.\r\n\r\nIo non mi sento di dire che mai nessuno è riuscito a crearmi condizionamenti psicologici sula formazione delle griglie. Erano scelte quasi obbligate. In questo mondo però tutti cercavano di darci consigli. Noi avevamo contatti con i dirigenti di tutte le squadre dal Chievo al Napoli con Ferlaino, dalla Lazio al Milan, dall’Atalanta al Messina, insomma tutte proprio tutte.\r\n\r\nIn un’occasione Facchetti disse a Bergamo di mettere in un sorteggio tre nomi di cui due preclusi, ma lo faceva perché voleva Collina in un Inter-Juventus, nulla di anomalo e drammatico. Tra l’altro quella gara venne data a De Santis nemico pubblico dell’Inter che invece vinse la gara. La Federazione non solo non ci vietava questi rapporti con i dirigenti ma anzi ce li incentivava.\r\n\r\nVolevo ricordarvi che in questi sei anni trascorsi come dirigente della CAN i campionati sono stati vinti da Lazio (con la pioggia di Perugia), Roma, il terzo lo perse l’Inter, il quarto lo vinse la Juve, poi il Milan, poi ancora la Juve. Ricordo che nel 2003 Juventus e Milan fecero una finale di Champions.
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