Anche Abodi interviene sul tema Calciopoli. Chiamato in causa da Moggi, il ministro dello sport replica all’ex dg della Juve sulla famosa chiavetta contenente le diverse intercettazioni ignorate nel 2006.
Questa sera a Report su Rai Tre si proverà a fare un po’ di chiarezza sul tema riguardante Calciopoli. Dopo 17 anni sono ancora tanti i punti oscuri dell’inchiesta e Luciano Moggi ha raccolto tutte le intercettazioni che riguardavano altre squadre e che sono state volutamente ignorate dagli inquirenti in modo che la Juve risultasse l’unica colpevole. Ovviamente le colpe della dirigenza bianconera dell’epoca non verranno cancellate, ma è chiaro che il sistema che è stato dipinto sembra essere ben diverso da ciò che era la realtà di quegli anni.
Tutto ruota intorno alla famosa chiavetta di cui Moggi ha parlato nell’assemblea degli azionisti della Juve dello scorso dicembre. All’interno ci sono innumerevoli intercettazioni che sono state ignorate nei processi sportivi e che probabilmente avrebbero scritto una storia diversa da quella che è stata. L’ex direttore generale della Juve ha consegnato questa chiavetta alla redazione di Report, oltre che ad Andrea Agnelli e ai vertici del calcio e dello sport italiano.
Tra questi c’è anche Andrea Abodi, ministro dello sport. Che però smentisce Moggi: “Io non ho ricevuto alcuna chiavetta. Altrimenti lo avrei detto forte e chiaro, informando subito l’autorità competente” ha dichiarato a Radio Anch’io lo Sport, in onda su Rai Radio 1. E conclude: “Se vogliamo ripartire anche con una rivisitazione dell’accaduto, bisogna essere chiari e trasparenti. Non ho ricevuto nessuna chiavetta”.