La Juventus rompe gli indugi e decide di andare fino in fondo in quella vicenda che è stata ribattezzata come Calciopoli 2: non solo ha chiesto con forza che venga revocato lo scudetto 2006, assegnato all’Inter, ma è anche pronta a consegnare alla Federcalcio quelle intercettazioni che potrebbero servire a portare alla revoca del titolo, con l’apertura (forse) di scenari sinora inediti. In seguito alle lamentele di Abete (“non ci danno le intercettazioni”), la Juventus presto potrebbe depositare in Figc poco meno di un centinaio di telefonate : in questi file ci sarebbe il coinvolgimento di altri club sinora mai coinvolti, come l’Inter appunto e il Cagliari. Le circa 100 intercettazioni sono quelle che alcuni periti, fra cui Nicola Penta, avevano depositato a Napoli per conto di Luciano Moggi: ma la giustizia sportiva non le ha ufficialmente a deposizione (anche se il superprocuratore Stefano Palazzi è un attento lettore dei giornali…) e quindi non può mai partire con la sua indagine. Nei giorni scorsi il neopresidente juventino, Andrea Agnelli, aveva sollecitato Abete: ”La Juve vuole risposte al suo esposto, e le vuole a breve”. E ora la Juve muove un altro passo ufficiale, clamoroso per certi aspetti. Il 1 ottobre intanto riprenderà\r\nil processo penale a Napoli: Nicola Penta è pronto a depositare un altro centinaio di intercettazioni (alcune di esse riguarderebbero anche Collina, Rosetti, Lanese e l’ex designatore Boschi). Ne mancano all’appello circa 60-70.000, che i periti della difesa non hanno ancora potuto sentire e nelle quali potrebbero esserci cealte altre sorprese.\r\n\r\n(Credits: Repubblica.it)