Calciomercato Juventus saltato Berbatov parla Marotta “Llorente utopia, Bendtner? Vedremo…”

Berbatov è della Fiorentina. Anzi no, Berbatov è della Juventus. Ma anche no, Berbatov va al Fulham per motivi personali. Riassumiamo così le ore concitate di ieri pomeriggio nel corso delle quali il calciatore bulgaro del Manchester United è stato al centro di una vera e propria telenovela flash di mercato. Dopo aver raggiunto l’accordo con la Fiorentina, che gli aveva anche pagato il viaggio in Italia, Dimitar Berbatov si è fermato a Monaco per fare visita alla famiglia, senza mai più riprender il volo per l’Italia. La Fiorentina non era una destinazione particolarmente gradita dal calciatore, che a quel punto ha ricevuto anche una proposta delle Juventus… E quando sembrava averla accettata, la sorpresa: “motivi familiari spingono Berbatov a restare in Inghilterra, preferendo il Fulham”, fanno sapere i suoi agenti. La Juventus lo avrebbe prelevato per circa 5 milioni di euro, stessa cifra proposta dalla Fiorentina, che nel frattempo emette un comunicato di fuoco accusando velatamente la Juventus di “antisportività e di pratiche al limite dell’immaginazione”. Ecco come il dg bianconero Beppe Marotta ha raccontato l’accaduto ai microfoni di ‘Sky Sport’:\r\n

Per me che sono tanti anni che sono in questo mondo, sono cose normalissime, sono delle dinamiche tipiche del calciomercato, soprattutto negli ultimi giorno che sono caratterizzati da un effervescenza più particolare. Devo dire per la verità che noi ci siamo avvicinati a Berbatov e più precisamente al Manchester United quando intorno alle 17 del pomeriggio abbiamo appreso che il giocatore non avrebbe accettato la proposta della Fiorentina e quindi ho contattato personalmente l’amministratore delegato del Manchester, il quale mi ha così indicato quelle che erano le richieste da parte della società; successivamente abbiamo contattato l’agente del calciatore e attraverso lui abbiamo appreso che Berbatov aveva già un’offerta, una proposta del Fulham, dove c’è il suo ex allenatore. Ma l’agente avrebbe comunque valutato anche la nostra proposta e ci avrebbe dato una risposta definitiva nella serata. La risposta definitiva è arrivata. La motivazione precisa è stata quella di voler rimanere anche per questioni familiari a Londra e quindi non siamo sbalorditi di questo rifiuto. Da quelle che sono le nostre informazioni, lui era a Monaco perchè la moglie è di Monaco ed era lì per altri motivi. Poi per quanto riguarda la Fiorentina, come ho detto prima, noi ci siamo fatti avanti solo ed esclusivamente quando abbiamo appreso che non sarebbe andato alla Fiorentina. Noi abbiamo contattato la società e il giocatore nel pomeriggio. Siamo rimasti in attesa di una sua risposta per poter poi approfondire successivamente dal punto di vista contrattuale sia con lui che con la società l’eventuale accordo. Il comunicato della Fiorentina? Se per altre società si pensa alla Juventus, sicuramente lo rimandiamo al mittente. Se si riferisce ad altre società, vedi Fulham, non so, non sono situazioni nelle quali io entro. Sicuramente noi abbiamo agito con la massima trasparenza e correttezza, perchè abbiamo contattato la società venditrice con la quale intratteniamo degli ottimi rapporti e quando abbiamo avuto l’assenso da parte della società, abbiamo contattato il procuratore del calciatore. Quindi questo mi pare un comportamento estremamente corretto da parte della Juventus. Siamo stati informati sia dalla società Manchester, sia dall’entourage del giocatore che nel frattempo c’era una proposta da parte del Fulham, come del resto mi pare sia consuetudine quando un giocatore è sul mercato. Evidentemente ci sono diverse possibilità, diverse alternative e poi sta più al giocatore che alla società cedente valutare le opportunità e scegliere quella più consona alle sue volontà.

\r\nOra chi prenderà la Juventus?\r\n

Noi partiamo sempre da quelle considerazioni che abbiamo fatto all’inizio del mercato. Il nostro obiettivo era quello di migliorare il livello qualitativo sempre con una logica che tenesse conto di quelle che sono le opportunità del mercato, nel rispetto di quello che è stato il nostro piano industriale, presentato l’anno scorso. E’ evidente che abbiamo colto delle opportunità come quelle di Asamoah, Isla, perchè c’era la disponibilità della parte venditrice di sedersi ad un tavolo, quindi quelle trattative sono state definite velocemente. Abbiamo fatto tanti sondaggi con tanti giocatori, ma c’erano sempre delle problematiche oggettive tali da non poter definire l’operazione. Però, tengo a sottolineare, come il nostro è un gruppo che è diventato un modello vincente alla fine, avendo vinto uno Scudetto, la Supercoppa Italiana e quindi merita particolare attenzione da parte della critica, nel senso che comunque noi abbiamo dei giocatori che sono in grado di rispondere a quelle che sono gli appuntamenti e la stagione che andremo ad affrontare, una stagione molto importante. Rimane sempre il fatto che anche in questi due giorni saremo attenti a cogliere delle opportunità, ma devono essere delle opportunità che devono far lievitare il livello qualitativo. Bendtner? Mah…è un giocatore sul mercato, è un giocatore disponibile. E’ stato ed è oggetto di una nostra valutazione, però da qui a dire che andremo a definire ne passa… Onestamente, non mi sembra corretto nei confronti del ragazzo e della società esprimere una valutazione più approfondita. Sappiamo che è disponibile. Llorente a giugno prossimo? No, sarà comunque un giocatore nostro assolutamente no. Anche perchè c’è un regolamento che va rispettato. Però c’è altrettanto una verità che è quella di un giocatore che sino ad oggi è in scadenza di contratto nel 2013. Quindi è evidente che sono situazioni allettanti per le società, trattandosi comunque di un giocatore di alto livello. Noi lo valutiamo un giocatore interessante al momento opportuno, quando le norme regolamentari lo consentiranno, faremo un sondaggio e se ci saranno i presupposti, andremo a definirlo o no. Adesso è prematuro ipotizzare qualsiasi cosa. Llorente subito? Per quanto riguarda questi ultimi giorni, penso sia utopistica l’idea di averlo con noi. Se il suo presidente, giustamente, intende far valere una clausola che è stata definita col giocatore, che è stata definita sulla base di 36 milioni in caso di sottoscrizione di nuovo contratto, io credo che sia veramente utopistico.