Calciomercato Juve: Caldara non basta, per il futuro della difesa bianconera servirà un altro centrale e tutti gli indizi portano a José Gimenez. Lo scrive oggi ‘Tuttosport’, secondo cui la Juventus ha già tentato in estate di assicurarsi le prestazioni del difensore uruguayano, ma il blocco del mercato per i ‘Colchoneros’ non ha fatto decollare la trattativa. Da luglio ad oggi, però, tante cose sono cambiate e visti i buoni rapporti tra il diesse bianconero Fabio Paratici e il potente agente Paco Casal, fanno ben sperare per la buona riuscita dell’affare nell’estate del 2018.
Del resto, la difesa è il reparto che ha recato più grattacapi ad Allegri: la mancata sostituzione di Bonucci ha evidenziato i limiti del pacchetto arretrato. Barzagli non è più un ragazzino e non regge troppi impegni, Benatia si è infortunato nuovamente, confermando di trascorrere ogni anno troppo tempo in infermeria, mentre Rugani sembra essere stato bocciato. L’ex Empoli non vede il campo da cinque partite e questo mette in dubbio la fiducia del club per il futuro. Insomma, a giugno 2018 la difesa bianconera potrebbe essere letteralmente rivoluzionata e il solo Mattia Caldara non basterà a rafforzare il reparto.
Gimenez è il primo obiettivo, sia perché è una pista che la Juve segue da tempo, sia perché lo stesso 22enne sudamericano vuole cambiare aria, visto che a Madrid è chiuso da Godin e Savic. Compagni di nazionale di Rodrigo Bentancur Colman, José Gimenez ha al momento già 69 presenze nella Liga Spagnola e 20 in Champions League. Giovane ma già di esperienza, dunque, con diversi top club che si sono interessati a lui. La Juve se la dovrà vedere infatti con Manchester United e Manchester City, che proveranno probabilmente ad anticipare i tempi già a gennaio.
Un assalto destinato a fallire, però, perché l’Atletico non se ne priverà prima dell’estate prossima. Siamo solo ad ottobre, ma pare che tra Inghilterra e Italia, il ragazzo preferisca la seconda destinazione. Bisognerà vedere quanti margini di trattativa ci saranno con i ‘Colchoneros’, perché la dirigenza bianconera è disposta a fare un investimento importante, ma non di certo a pagare la clausola rescissoria da 65 milioni di euro.