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Calciomercato Juve, addio a un obiettivo per la difesa: Giuntoli cambia strategia

Calciomercato Juve, addio a un obiettivo per la difesa: Giuntoli cambia strategia (Photo by Marco Alpozzi/Lapresse)-JMania.it

Arrivano pessime notizie per il calciomercato della Juve, un difensore sfuma definitivamente e quindi Giuntoli dovrà puntare tutto su altri profili. Ecco come cambiano le strategie della dirigenza bianconera e qual è il giocatore che sicuramente non arriverà.

Calciomercato Juve, Araujo firma il rinnovo con il Barcellona

Il calciomercato della Juve è in grande fermento e coinvolge diversi reparti. In entrata, dopo aver chiuso per Kolo Muani in attacco, si guarda con grande attenzione alle occasioni in difesa. Acquistare a gennaio è sempre molto complicato, anche se sei un top club e le ultime trattative lo stanno dimostrando.

Da tempo i bianconeri stavano trattando con il Barcellona per assicurarsi Araujo, un difensore che si sarebbe sposato molto bene con lo stile di gioco proposto da Thiago Motta. La situazione finanziaria dei Blaugrana e l’imminente scadenza di contratto sembravano indicare una cessione, ma alla fine non sarà così.

Il centrale firmerà il rinnovo con la squadra spagnola che ha tutta l’intenzione di blindarlo. Niente da fare quindi, Giuntoli dovrà virare su altri profili e chiudere in fretta un nuovo colpo, anche perché il tempo inizia a scarseggiare.

Mercato Juve, il piano per acquistare Renato Veiga

Giuntoli ha pronto il piano B, che nel frattempo è diventato il piano A. La dirigenza della Juventus ha individuato in Renato Veiga l’occasione giusta per sistemare la retroguardia e ha già un piano ben chiaro in mente. La volontà è quella di proporre un prestito oneroso con obbligo di riscatto fissato a circa 20 milioni di euro.

La distanza per il momento è legata alle cifre del prestito, i bianconeri vorrebbero spendere 2 milioni, il Chelsea ne vorrebbe 5. Insomma, c’è ancora distanza ma per il 21enne c’è più di qualche spiraglio aperto, le prossime ore saranno decisive.

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Pubblicato da
Manuel Saccon