Calcio e diritti TV: a Sky sul satellite, a Rti sul digitale terrestre nel triennio 2012-2015

La Lega Nazionale Professionisti Serie A ha annunciato che i diritti televisivi 2012-2015 sono stati assegnati a Sky per quanto riguarda il satellite e a Rti per il digitale terrestre. “La Lega Nazionale Professionisti Serie A comunica, in esito alle offerte ricevute entro le ore 12.00 del 16.9.2011 e ai sensi di quanto previsto dall’invito a presentare offerte pubblicato in data 6.9.2011, di aver assegnato: a Sky Italia per le stagioni sportive 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015 il ‘Pacchetto 1’ avente ad oggetto i diritti audiovisivi da esercitarsi in forma esclusiva sulla piattaforma televisiva satellite a pagamento in ambito nazionale come da allegato 1 dell’invito a presentare offerte pubblicato in data 6.9.2011; a RTI Reti Televisive Italiane per le stagioni sportive 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015 il ‘Pacchetto 3’ avente ad oggetto i diritti audiovisivi da esercitarsi in forma esclusiva sulla piattaforma televisiva digitale terrestre a pagamento in ambito nazionale come da allegato 3 dell’invito a presentare offerte pubblicato in data 6.9.2011”.\r\nSky ha garantito per il ‘Pacchetto 1′ il minimo richiesto dal bando: 558 milioni di euro per il 2012/13, 561 milioni per il 2013/14 e 564 milioni per il 2014/15. Mentre Rti, Reti Televisive italiane, che si e’ aggiudicato il ‘pacchetto 3′, si e’ impegnata a versare il prezzo minimo di 259 milioni per la prima stagione, 268 milioni per la seconda e di 277 milioni di euro per la terza. Restano fuori sul digitale terrestre le 8 squadre ex Dahlia su cui ora la Lega deve decidere cosa fare.\r\nLa Lega calcio di Serie A incassera’ in tre anni 2 miliardi e 487 milioni di euro per i 20 club della massima serie con un incremento medio annuo di 37 milioni. Sky, che si e’ aggiudicata i diritti tv per il satellite nel triennio 2012-2015 versera’ 1 miliardo e 683 milioni, mentre Rti che ha ottenuto i diritti per il digitale terrestre per lo stesso triennio, 804 milioni di euro.\r\n\r\nCredits: ADNKRONOS\r\nFracassi Enrico