Ancora una volta il derby finisce in cronaca. Scontri con le forze dell’ordine fuori dallo stadio, una decina di ultrà portati in commissariato, tensione e manciate di «buu» razzisti incrociati nei confronti di Juan e Diakite. L’arbitro Rizzoli al 13’ del primo tempo, su richiesta delle autorità, deve interrompere il match per 8 minuti. Lo speaker minaccia più volte la sospensione della gara. Quando il gioco riprende, vengono esplosi altri petardi, poi gli ultrà si placano. Altri cinque sono portati via dalla polizia.\r\nGli incidenti pre-partita avvengono in zona Largo De Bosis, dove ad un’ora dall’inizio gli ultrà puntano le forze dell’ordine con un lancio di oggetti e petardi, interrotto da cariche e da lacrimogeni: vengono fermati cinque tifosi laziali. Nella stessa\r\nzona la polizia ritrova sampietrini, bulloni e catene nascosti in un motorino e una bomba carta inesplosa sulla colonnina di un distributore di benzina. Negli scontri un tifoso viene accoltellato di striscio sul Lungotevere. All’interno dello stadio, le tifoserie entrano in contatto in tribuna Tevere, scambiandosi ripetutamente petardi e fumogeni, che feriscono a una manouno dei facinorosi. A fine gara, altri tafferugli tra tifosi e polizia in zona ponte Milvio, dove una macchina è stata incendiata. Si auspica una pena esemplare.