Buone notizie in casa Juve, Vlahovic torna decisivo: Thiago Motta se lo gode

Buone notizie in casa Juve, Vlahovic torna decisivo: Thiago Motta se lo gode (Photo by Fabio Ferrari/LaPresse)-JMania.it

È stata una notte magica quella della Juventus in Champions League. I bianconeri hanno vinto 2-0 contro il Manchester City di Guardiola e Vlahovic è tornato al gol, ora Thiago Motta spera di aver scacciato definitivamente i fantasmi e la pareggite.

Vlahovic torna al gol e la Juve vince, Motta ritrova il suo bomber

Ci sono serate che diventano indimenticabili per i tifosi e quella di ieri è una di queste. La Juventus arrivava da un periodo tutt’altro che positivo, contrassegnato dai tantissimi infortuni e soprattutto con un’enorme difficoltà a trovare la via del gol.

La vittoria sembrava non arrivare più ed erano iniziate anche le prime polemiche su Thiago Motta. Serve pazienza, scrivevamo noi qualche giorno fa, e fortunatamente per i bianconeri la situazione si è capovolta in una partita dall’altissimo tasso di difficoltà, ovvero quella con il Manchester City di Guardiola.

Parte del merito va dato a Dusan Vlahovic, che è riuscito a fare reparto da solo e a trovare il gol. Un colpo di testa che ha fatto finire la palla in rete di pochi centimetri ma nel calcio lo si sa, è sempre una questione di dettagli. L’attaccante serbo ha dimostrato ancora una volta di essere fondamentale per i bianconeri e averlo ritrovato è sicuramente una grande notizia.

Non solo il gol, tanto lavoro per il serbo

Per vincere contro il Manchester City di Guardiola serviva tanto sacrificio e nessuno si è risparmiato. Dusan Vlahovic ha mostrato una fame che non si vedeva ormai da tempo, a riprova che può dare di più e ora gli verrà richiesto sempre questo tipo di applicazione.

La rete è stata la ciliegina sulla torta di una partita da incorniciare e che ha messo in risalto lui e non solo. Si spera che questo sia il punto di partenza e che la Juve riesca a dare continuità ai risultati già nella prossima partita con il Venezia.

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Pubblicato da
Manuel Saccon