Un reparto granitico, inossidabile, a dir poco imperforabile. La retroguardia difensiva della Juve ha eretto un muro invalicabile sul quale puntualmente in molti vanno a sbattere facendosi anche male. Juventus reduce da cinque vittorie consecutive in Champions, tre nella seconda parte del girone e due nella sfida degli ottavi al Celtic. Juve che non subisce goal da 490′ minuti (meglio ha fatto solo il Malaga), Juve che detiene il primato di miglior difesa della Champions con appena 4 goal subiti. 13 i goal segnati nelle ultime 5 gare e 0 reti subite. Numeri che certificano la bontà del lavoro svolto sul piano tattico da Antonio Conte, numeri che certificano la solidità di un reparto composto interamente da difensori italiani. Barzagli (il miglior difensore italiano attualmente), Bonucci e Chiellini. E quando è mancato Giorgione in campo l’unico straniero, quel Martin Caceres che si è disimpegnato assai bene. E poi, se non c’è Bonucci c’è quel Luca Marrone (italianissimo anche lui) che Conte ha voluto impiegare nel ruolo di metronomo difensivo. E come riporta Mirko Graziano su la Gazzetta dello Sport di oggi, “con questi buttafuori (Barzagli, Bonucci e Chiellini ndr) la Juve ha perso una sola volta durante la stagione, in casa contro l’Inter. Per il resto, dieci vittorie e cinque pareggi: zero gol subiti, per esempio, nei successi chiave contro Napoli (2-0, andata di campionato), Chelsea (3-0 in casa) e Shakhtar (1-0 in Ucraina)”.