Bundesliga: già 3 giocatori positivi e se succede in Serie A?

Primi tre contagiati in Bundesliga dopo la ripresa degli allenamenti, Colonia decimato in caso di ripresa, cosa accadrebbe in Italia in casi analoghi

Dopo la ripresa degli allenamenti dei club di Bundesliga, ci sono già i primi tre calciatori contagiati. Si tratta di tre tesserati del Colonia, che però non fornisce le generalità degli stessi per questioni di privacy. Il prossimo 9 maggio il governo guidato da Angela Merkel dovrà decidere la ripresa o meno del campionato, ma a questo punto si pone più di un interrogativo. Secondo il protocollo vigente in Germania, gli allenamenti del Colonia e di tutte le altre squadre devono proseguire. I tre contagiati sono stati isolati e nel frattempo sono stati effettuati controlli su tuttli gli altri tesserati e lo staff.

Colonia decimato: Bundesliga regolare?

Per prima cosa, se si ritornasse a giocare nelle prossime settimane, il Colonia partirà ad handicapo non potendo schierare tre dei suoi calciatori. E se anche altri tesserati risulteranno positivi? Si va avanti lo stesso ad oltranza, con il club magari costretto a scendere in campo con la formazione Primavera. Attualmente il Colonia ha 32 punti, +10 sulla zona salvezza, ma è inevitabile che in caso di emergenza venga risucchiato nella zona retrocessione. Una competizione siffatta è regolare?

Cosa succederebbe in Italia in caso di calciatori contagiati?

In queste ore, ovviamente, in tanti in Italia si stanno chiedendo cosa accadrebbe da noi in un caso come questo dopo la ripresa degli allenamenti il 18 maggio. Secondo i protocolli, le cose andrebbero esattamente allo stesso identico modo. Ammettiamo che a pochi giorni da Juventus-Lazio risultino positivi Ronaldo, Chiellini e Bonucci… I tre vengono messi in isolamento (e i compagni che si sono allenati con loro?) e il campionato prosegue come se niente fosse, con la competizione completamente falsata. Tra gli effetti collaterali, inoltre, ci sarà il fatto che molti club, non fornendo i nomi dei contagiati, potrebbero mascherare la positività dietro altri e vaghi infortuni.

Ultimo, ma non meno importante, le assicurazioni che coprono l’attività dei calciatori non prevede la pandemia, di conseguenza, se un calciatore si contagiasse durante l’attività sportiva, potrebbe avanzare richieste risarcimento importanti. E a quel punto, chi paga? Il club, la Lega Calcio, la Figc, il ministro dello Sport? Domande a cui qualcuno deve rispondere, perché tutti vorremmo che la Serie A torni in campo, ma a quali condizioni?