Buffon: “Prima di chiudere alla Juve voglio la Champions”

Intervenuto in una videochat “chiusa” dedicata ai tifosi bianconeri iscritti al progetto Juventus Membership, Gianluigi Buffon ha parlato di alcuni temi dell’attualità calcistica e non solo. La prima domanda pervenuta all’estremo difensore, verteva sulla fascia di capitano: “Il significato è importante nel senso che significa innanzitutto che sono ormai un giocatore maturo, per non dire vecchio, diciamo per il ruolo che ricopro esperto. E’ una responsabilità in più nel senso che anche in tutti i comportamenti e gli atteggiamenti nei confronti dei tuoi compagni, della squadra, del gruppo non devi essere mai attaccabile, devi rimanere sempre dalla parte del giusto e devi risultare spesso credibile”.\r\n\r\nA Pechino contro il Napoli, Buffon ha alzato al cielo il primo trofeo da capitano:\r\n

Io devo dire la verità sono sempre un po’ imbarazzato quando sono al centro dell’attenzione. Il ringraziamento più grande che porto nel cuore è verso i miei compagni, e il fatto che solo uno abbia questo onore, la possibilità di alzare la coppa che é il momento più bello, non lo trovo giusto e non lo trovo gratificante nei confronti degli altri. Per cui come avrete visto nei miei 17 anni di carriera sono in pochissime foto di vittorie, non ci sono quasi mai, perché sono quasi sempre dietro o di lato. E in questo caso quando ho alzato la coppa l’ho consegnata subito ai miei compagni, perché mi fa piacere condividere con loro certe emozioni.

\r\n[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=z9K5biceyGk[/youtube]\r\n\r\nOrmai Gigi è un idolo dei tifosi da anni, come vive il diretto interessato questo suo “status” da privilegiato?\r\n

Certo se i tifosi pensavo questo di me è una grande gratificazione e mi fa tanto piacere devo dire che ridendo e scherzando sono passati dodici anni e dodici anni nella carriera e nella vita di un uomo di 34 anni come la mia, sono tanti. Sono quasi metà vita per cui significa che probabilmente ci sono entrato anche di diritto nel cuore di tifosi ad occupare questo tipo di spazio è anche vero che la mia storia con la Juve possa esser un po’ più lunga almeno di arrivare a 15 anni, almeno 15 anni perché penso che in pochi i giocatori possano dire di esser stati così tanti in una società gloriosa come la Juve, ho passato tantissimi periodi con emozioni altalenanti nel senso che i primi 5 anni sono stati fantastici con grandi vittorie soprattutto in campionato e con qualche delusione in coppa campioni, perché eravamo una squadra veramente forte, probabilmente la più forte in Europa, ma non siamo mai riusciti a vincere. Poi ho passato l’inferno della serie b, ma quello e’ stato quasi un piacere, perché lo dovevo agli juventini lo dovevo anche a me stesso e alla mia coscienza, perché poi sarebbe stato troppo facile andar via in quel momento e per come sono fatto non l’avrei vissuta bene e poi gli anni più difficili sono stati quando siamo tornati in serie A, i primi perché ci siamo accorti che tornare a vincere sarebbe stata veramente dura e allora subentra diciamo un po’ di pessimismo, di depressione, chiamiamola così, sportiva e viene meno la convinzione e allora alcune volte eri li a pensare: “cavoli se avessi fatto altre scelte probabilmente mi sarei tolto tante rogne”. Nel senso che nel momento in cui non vinci più per sei anni è chiaro che anche la leadership di portiere più forte, viene giustamente viene messa in discussione, non partecipi alla coppa campioni che è la vetrina più importante e allora alcune volte dici ne é valsa la pena? Adesso che siamo tornati, che abbiamo rivinto dico si perché poi le emozioni che ho vissuto l’anno scorso sono state talmente intense, talmente belle che probabilmente non le avrei potute vivere in nessun’altra squadra. Però mi auguro che per chiudere queste ciclo mio la Juventus, si possa vincere qualcosina di più importante.

\r\nUn chiaro riferimento alla Champions, competizione nella quale la Juve sta incontrando molte difficoltà:\r\n

Quando vidi il sorteggio, dissi che saremmo passati noi e lo Shakthar, che è già da qualche anno è una squadra molto forte e che ora è ulteriormente migliorata. Vista la classifica del Girone, credo che ora loro siano i favoriti e noi ce la giocheremo con il Chelsea. Mi auguro di aver azzeccato il pronostico…

\r\nPoi il ritorno al presente e ai nuovi compagni:\r\n

Pogba e Asamoah sono quelli che hanno sorpreso di più. Il primo, nonostante la giovane età. è già un giocatore pronto, mentre Asa ha assorbito benissimo il salto in una grande squadra. Io però non dimentico gli altri: Isla e Bendtner sono due grandi giocatori e aspetto il loro inserimento. Giovinco ci sta dando una grande mano e Lucio è una certezza, un giocatore di spessore internazionale.

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