Gigi Buffon ha parlato tramite la sua app ufficiale all’indomani di Sampdoria-Juventus. Il primo pensiero del numero 77 bianconero è per il suo record: 647 partite in Serie A, esattamente come un altro mostro sacro, Paolo Maldini. “La partita con la Sampdoria – esordisce l’ex capitano della Vecchia Signora – è stata sicuramente emozionante per tutto quello che rappresentava. In fondo le emozioni sono uno dei motivi per cui continuo a giocare. Come ho detto anche nel post gara di Genova, non ho un’immagine o una parata simbolo per queste 647 partite. Preferisco rivedere il mio modo di stare nello spogliatoio e la gratificazione che mi sta dando il ruolo che sto ricoprendo ora. Essere un punto di riferimento per il gruppo mi spinge ad andare avanti e a voler migliorare ancora, anche alla soglia dei 42 anni. Senza dimenticare la condizione fisica: per come mi sento adesso, farei un torto a me stesso se smettessi di giocare”.
Insomma, Buffon è ben felice di essere tornato alla Juve anche da comprimario e non ha alcuna intenzione di fermarsi. Si parla da settimane, infatti, di un altro anno da giocatore, prima di intraprendere la carriera da dirigente. Comunque sia, l’estremo difensore di Carrara non vuole ancora pensarci, perché in pieno spirito Juve, il suo pensiero è rivolto semplicemente alla vittoria di domani. E la prossima vuole conquistarla assolutamente domenica contro la Lazio: “Raggiungere Paolo Maldini in testa alla classifica delle presenze di Serie A mi ha onorato – ribadisce – , ma da oggi c’è già da pensare ai prossimi obiettivi. A partire dalla Supercoppa Italiana di domenica contro la Lazio”.
E con Szczesny ancora fuori uso, Buffon “rischia” di essere ancora titolare e in prima fila per la conquista di un altro trofeo che andrebbe ad arricchire la sua già nutrita bacheca.