Buffon: “Non hanno alibi, partiti da -13”

Gianluigi Buffon replica alle polemiche provenienti soprattutto da Napoli in questi giorni: “nessun alibi, contro il Sassuolo noi penalizzati ma…”

Gianluigi Buffon replica alle polemiche provenienti soprattutto da Napoli in questi giorni. La Juventus tace, come da tradizione, la società non è mai intervenuta in questo tipo di querelle mediatiche, nemmeno quando probabilmente ci sarebbero stati gli estremi per la querela. Questione di stile, anche se in certi casi forse qualche parolina bisognerebbe dirla. E qualche parolina in merito a questo nuovo sentimento popolare secondo il quale la Juve starebbe “rubando” l’ennesimo scudetto, questa volta al Napoli, la dice capitan Buffon oggi a ‘La Stampa’:\r\n\r\n“Higuain ci ha messo troppo agonismo? La squalifica non la commento, non tocca a me. Posso solo parlare di Juve. La Juve l’hanno tirata in ballo? Mai come quest’anno la Juve ha levato a chiunque ogni alibi: quando parti con 12-13 punti di handicap e ti ritrovi a più sei a sette giornate dalla fine, è difficile aggrapparsi a qualcosa. Anche se poi ne viene detta spesso un’altra. «“Eh, però nei momenti decisivi la Juve…”: mi fa sorridere, non ridere. Perché tutto è relativo: in un momento che poteva essere decisivo, a Sassuolo, al 25’ la Juve è rimasta in dieci per una doppia ammonizione a Chiellini e dopo 10 minuti c’era un rigore sacrosanto su Sturaro che grida vendetta davanti a Dio. Poteva essere la pietra tombale. Però mi sembra che chi è andato in conferenza abbia mirato ad altro tipo di responsabilità e colpe: è la vera differenza. Rizzoli ha fatto bene a parlare dell’episodio di Bonucci? È giusto che un arbitro spieghi. Non trovo invece intellettualmente corretto che nessuno abbia colto la differenza. Tra Higuain e Bonucci? Sentivo e leggevo di una testata di Bonucci a Rizzoli: boh, io c’ero e non l’avevo vista. Leonardo, in modalità aggressiva, si è avvicinato alla testa dell’arbitro, ma senza toccarlo: differenza sostanziale”.\r\n\r\nSabato sera ci sarà da affrontare il Milan, una sfida che va presa assolutamente con le pinze: la distanza in classifica non deve ingannare:\r\n\r\n“Il Milan può far paura anche a meno 24 punti? Paura no, ma ci vuole grande rispetto. Squadre così – continua – hanno organici e qualità nei singoli da ribaltare il pronostico”.\r\n

Buffon e il penta-scudetto

\r\nIn caso di vittoria contro i rossoneri, lo scudetto sarebbe ulteriormente in discesa:\r\n\r\n“Il penta-scudetto sarebbe una gratificazione inimmaginabile, perché devi essere un carro armato, di testa. E quest’anno avevamo tutte le ragioni per non vincere, tra i cambiamenti e una partenza a handicap da primato. Stiamo facendo qualcosa di epocale”.\r\n\r\nInfine una battuta su due giovani ma già top player della rosa bianconera, Morata e Dybala, e sul tecnico Massimiliano Allegri:\r\n\r\n“Alvaro? Leggo che la Juve dovrà essere spettatrice. Comunque, sì: ha tutto per fare la differenza, quando non presenta anomalie psicologiche. Dybala mi ha stupito? No. Fin dai primi giorni ho visto in lui la curiosità, il silenzio, la scaltrezza, la rapidità di sguardo con cui cercava di accalappiare nozioni del mondo Juve per farle sue e bruciare le tappe. E così è stato. Allegri? Lo aspettavano tutti al varco, ma ha preso consapevolezza, autorità e ideato un modo di svolgere il lavoro che ci piace. C’è tanto di suo in questa rimonta”.\r\n