Gianluigi Buffon è stato oggi a Milano per i “Gazzetta Sports Awards 2017”. Agli East End Studios, il capitano della Juventus ne ha approfittato per parlare degli obiettivi della Signora e di quel sogno chiamato Triplete: “Fino a quando c’è vita c’è speranza. Quando si ha la fortuna di competere su più fronti non bisogna fare alcuna scelta: una squadra come la Juventus deve puntare al massimo. Poi quel che arriva, arriva… L’anno scorso andò tutto bene, peccato per l’ultimo “scalone”, quello di Cardiff”, le parole di ‘SuperGigi’ riferite da Gazzetta.it.
Dopo due partite da spettatore per via di un infortunio, Buffon ha ammesso di stare meglio e di essere pronto al rientro, mettendo però in guardia i compagni dal prossimo impegno di Champions contro il Tottenham: “Avversario da prendere con le molle, ce la giocheremo”. A quarant’anni, Buffon è arrivato quarto nella graduatoria 2017 del Pallone d’oro (“Fa piacere questo piazzamento, ma sono arrivato anche secondo…”), ma il ritiro dal calcio si avvicina inesorabilmente.
“‘Fino a quando sarò utile…’, vorrei rispondere così. Dopo l’eliminazione contro la Svezia ho ricevuto tantissimo affetto – ha continuato Buffon alla Gazzetta – . La gente ha capito che, nel corso della mia carriera, non ho mai indossato maschere. E questo è stato apprezzato”.
Ieri Pavel Nedved, presente a Nyon per i sorteggi degli ottavi di Champions League, ha parlato anche del momento no di Paulo Dybala: qualcuno ci ha visto una dura critica, ma il capitano precisa.
“Consigli, non critiche – evidenzia Buffon – . Conosco molto bene Pavel, dall’alto della sua carriera ha il diritto di darne. Per talento e prospettive, Paulo è il numero uno di questa Juve. Più consigli farà propri e più possibilità avrà di fare una carriera sfavillante”.
Infine, Donnarumma che oggi è stato accostato nuovamente alla Juventus per via delle notizie provenienti da Milano, secondo le quali il contratto con il Milan potrebbe addirittura essere invalidato.
“Lo consigliai a suo tempo, ma non renderò pubblico nulla di quello che gli ho detto. Ora non deve pensare ad altro se non al campo. Deve rimanere concentrato e – conclude – parare bene come sta facendo”.