Buffon “Italiani, nessuno vi deriderà”

Tra i protagonisti ieri sera del passaggio ai quarti dell’Italia contro l’Irlanda, Gigi Buffon parla oggi dal proprio profilo ufficiale Facebook. “Il giorno dopo è particolare, nell’anima provi orgoglio e gioia, l’adrenalina comincia a scemare e quasi ti accompagna un senso di vuoto, quel sentimento che ti fa chiedere: ‘ora che succede? Possibile che quella rabbia, quel furore agonistico siano già assopiti? Battersi è più bello che vincere’“, scrive il numero uno della nazionale e della Juventus. “Dopo che sei arrivato provi una leggera malinconia – aggiunge – un senso di vuoto, perché in fondo hai fatto solo il tuo lavoro“. Riflessioni profonde quelle dell’estremo difensore, al centro negli ultimi tempi di diffamazioni a mezzo stampa: “Il dopo è sempre un po’ deludente – sottolinea l’azzurro – lo dico sempre: ‘viaggiare è più bello che arrivare, battersi è più bello che vincere’, perché mentre viaggi o ti batti provi emozioni, sensazioni uniche, per le quali vale la pena vivere, nutri aspettative da quello che stai facendo, che pensi non possano avere eguali; allora, per capire realmente che a qualcosa è servito, guardi negli occhi qualche tuo compagno d’avventura e scorgi la sua gioia, senti per telefono le persone care, vai per strada e trovi un tifoso-emigrato che ti ringrazia, perché gli hai permesso di non essere deriso da tedeschi, spagnoli, greci, cechi o croati“.\r\n\r\nPoi un encomio ai tifosi: “È proprio grazie a queste persone, è grazie a voi che a casa soffrite e trepidate con e per noi, che capisci come in fondo quello che hai fatto non è stato vano. Anche solo per un giorno, solo per un momento, hai permesso a un italiano di riscattarsi, di sentirsi orgoglioso. Anche se la mia Italia rimarrà sempre un’Italia ideale, che forse non è mai esistita, guai a scalfire, ferire e vituperare il senso patriottico e di appartenenza: quando sventola il tricolore per me è un’emozione e sarà sempre così. Giochino i calciatori, i cestisti, i tennisti, gareggino atleti in ogni disciplina, per me non cambia nulla; il mio auspicio è quelli di vederli trionfare senza invidia, senza remore o titubanze. Loro rappresentano la mia Italia e quindi rappresentano me. In ultimo – conclude Buffon – una nota di merito a tifosi e popolo irlandese: da applausi. Commoventi, gente fiera, felice, che accetta sconfitta e vittoria allo stesso modo, che ha dimostrato di non avere complessi, di vivere serenamente lo sport e i propri limiti, dalla quale prendere esempio. Avanti Italia!“.