“Siamo a tre su tre contando quello parato con l’Italia in Polonia, anche se Hamsik ha tirato alto. Ma in fondo chi dice che io non paro rigori ha la memoria corta: fino al 2006 ne ho presi tanti, poi un po’ meno ma importanti come quello a Mutu all’Europeo” ha affermato l’etsremo difensore in un’intrevista rilasciata alla Gazzetta dello Sport’.
\r\nIn molti si sarebbero aspettato il cucchiaio di Totti, Buffon non escluso.\r\n
“Mi è venuto in mente che Francesco avrebbe potuto fare il cucchiaio, poi ho aspettato fino all’ultimo e mi sono tuffato. Dopo la gara non ho detto nulla a Totti, in fin dei conti mi aveva purgato tante volte lui in passato”.
\r\nGrazie alla parata di Gigi la Juve è uscita imbattuta dall’Olimpico e ha mantenuto la vetta della classifica, insieme all’Udinese:\r\n
“Il mio mestiere è parare, sono contento che l’intervento sul tiro di Totti sia servito a guadagnare un punto. Mi spiace per Francesco, che è un amico e magari avrebbe avuto bisogno di un gol in questo momento. Un rigore parato ha sempre un sapore speciale, se poi incide sul risultato e l’avversario è un campione come Francesco, di cui ho una stima immensa, la gioia cresce ulteriormente”.
\r\nLa critica ora è unanime: la Juventus ha ritrovato il miglior portiere del mondo:\r\n
“I complimenti da un lato mi fanno piacere, ma dall’altro mi lasciano perplesso: Buffon è sempre stato Buffon. A volte le cose vanno bene, altre meno bene. Ma per quanto io sia importante, senza i miei compagni non potrei fare nulla”.
\r\nObiettivi? Buffon si allinea al tecnico Antonio Conte:\r\n
“Dopo quattordici gare è ancora presto. L’anno scorso fino a Natale le cose andavano bene, poi ci fu un crollo improvviso e nel giro di un mese ci ritrovammo con pochi punti e tanti problemi”.