Buffon: “Basta alibi. Si vince e si perde in 11”
Gianluigi Buffon, portiere della Juventus e della Nazionale, ha parlato a Sky Sport24, in un’intervista andata in onda nel pomeriggio. Molti i temi trattati, ed è arrivata una difesa netta della squadra e in particolare dei compagni brasiliani, Amauri, Diego e Felipe Melo.\r\n\r\nPer smaltire la sconfitta di Bordeaux, come arrivate alla partita con il Cagliari?\r\n“Penso che abbiamo un’esperienza che ci consente di metabolizzare anche i periodi più negativi. La fortuna del calcio è di avere tanti impegni e anche il fatto che dopo due o tre giorni ti si propone un altro ostacolo, per cui la testa è subito a Cagliari, per cercare di riprenderci”.\r\n\r\nDopo il Cagliari, due partite fondamentali, la prima contro l’Inter, in campionato, poi il Bayern per la Champions: sentite un po’ la pressione per queste due partite?\r\n“Una certa responsabilità è inevitabile, anche perché, credo che il fatto di indossare una maglia come quella della Juve, già significa qualcosa di importante e prestigioso, che deve andare un po’ di pari passo con la storia di questa società e, quindi,anche con gli obiettivi si è sempre prefissata la società, cioè, quelli di vincere sempre e comunque”.\r\n\r\nSulle critiche dopo Bordeaux a Melo, Amauri e Diego: che idea ti sei fatto su di loro? Hai avuto modo di parlargli?\r\n“Si, certo, parlo spesso con loro. Sono dei ragazzi moto sereni degli ottimi professionisti. Chiaramente, le critiche che sono state a loro addossate, le facciamo nostre perché, poi, alla fine la verità è sempre una sola, che si perde di gruppo e di vince di gruppo. Questa, è l’unica certezza che ho. Chiaramente, il fatto che siano stati attaccati loro, mi ha ferito e, penso, che abbia ferito tutto il gruppo. Perché questo attacco deve responsabilizzare tutti e deve far sì che questo gruppo si cementi ancora di più per uscire da questo momento di difficoltà. Sarebbe la cosa migliore per tutti, regalarci delle buone prestazioni e delle buone vittorie”.\r\n\r\nHai dei consigli per loro, vista la tua lunga esperienza alla Juventus? \r\n“Sicuramente, quando arrivi alla Juve, cambia tutto, e le aspettative su di te, nel momento in cui vieni considerato un grandissimo giocatore, come lo sono loro, è normale che siano enormi. Credo che, nel momento in cui ci sono i primi passi falsi, è inevitabile che i nuovi, diciamo così, paghino dazio. Però, la realtà è un’altra, la realtà è che nei momenti in cui stentano, magari, a dare quel rendimento che conosciamo, è perché c’è tutto un insieme di problematiche, che non li fa rendere al massimo. Questo attacco che è stato mosso nei loro confronti, non deve are sentire esenti da colpe tutti gli altri. Perché tutti quanti ci sentiamo responsabili, ed è giusto che questo senso di responsabilità tocchi un po’ tutti. Poi ad onor del vero, credo che siano tre grandi campioni, che tutte Europa voleva, se non tutto il mondo, e la Juve è riuscita a strapparli un po’ alle più grandi società calcistiche. Sinceramente, in tutta onestà, sono felicissimo di averli nella mia squadra e sono convinto che ci aiuteranno a vincere qualcosa di importante”.\r\n\r\nSono tranquilli? \r\n“Sono molto tranquilli, anche perché non sono degli sprovveduti, degli ultimi arrivati. Quando sono venuti qua, qual cosina d’importante avevano già vinto. Per ci, non devono dimostrare nulla. Credo che, in questi momenti qua solo con la forza, l’aiuto dei compagni e la forza di un grande gruppo, se ne po’ uscire senza pagare dazi ulteriori. Anche perché, non ne hanno bisogno, non è giusto che sia così, e non ne abbiamo bisogno neanche noi”.\r\n\r\nSulle voci discordanti tra di voi, all’interno dello spogliatoio, dopo la partita di Bordeaux: cosa rispondi?\r\n“Rispondo che, tutti i faccia a faccia che ci sono stati da inizio anno fino ad adesso, sono sempre stati molto costruttivi. Ognuno di noi ha sempre portato una propria idea ed una propria visione dei problemi. Poi, è chiaro che il mister deve prendere in mano la situazione e in base a tutto quello che si dice capire quale è, in quel momento, la cosa più importante di risolvere. In ogni caso tutti i nostri dialoghi sono sempre stati molto costruttivi”.\r\n\r\nIl capitano dell’Inter ha detto che se dovessero ripetersi i cori contro Balotelli chiederà all’arbitro di fermarla. Mercoledì sei stato protagonista di un bellissimo gesto, andando sotto la curva dei tuoi tifosi a dire di smetterla, sei d’accordo, anche oltre il caso specifico, in generale, chiederesti all’arbitro di fermare la partita?\r\n“Penso una cosa, che cori razzisti, o di questo genere, non fanno bene, oltre che al calcio, in generale alla società. La mia certezza, è che i tifosi della Juve sono molto corretti e, sicuramente, non cadranno nella trappola del fare cori offensivi o a sfondo razzista, nei suoi confronti. Sono sicuro che la correttezza del pubblico della Juve, sia riconosciuta a livelli mondiali”.\r\n\r\nIl tuo gesto “grintoso” di due anni fa a Cagliari, che ricorderai benissimo, rappresenta un po’ quello che è stato lo spirito della Juventus in quella fida, e che, forse, è lo spirito che dovete sempre avere, all’atteggiamento da tenere \r\n“Quello era un gesto che caratterizzava non solo quella sfida, ma uno periodo molto lungo di tempo che comprendeva quattro o cinque anni, nei quali la Juve aveva fatto del bel carattere e della voglia del non mollare mai,la sua arma migliore. Sicuramente, ancora adesso penso che a tratti lo facciamo vedere, ma dobbiamo trovare una continuità maggiore, per poter centrare dei traguardi, degli obiettivi prestigiosi. Quello, è inevitabile”.\r\n(Credits: Juventus.com)