Il braccino atavico della Juventus in Champions

Le difficoltà della Juventus in Champions non sono nate di certo con Allegri, ma se anche lui parla di “squadre più ricche” rivaluta il fatturato di Sarri e il ristorante di Conte da 100 euro con 10 in tasca

Cerchiamo di analizzare con calma la partita di Champions di ieri sera. L’avversario della Juventus si è rivelato quello che era. Forte dalla cintola in su e organizzato. Molto meno forte anzi direi abbastanza debole in difesa. I nostri giocatori presi uno ad uno probabilmente sarebbero quasi tutti titolari nel Tottenham, gli Inglesi da noi molto meno. Allegri ha utilizzato un vecchio modulo che in Europa l’anno scorso aveva funzionato fino alla finale, il 4231, ma che quest’anno aveva abbandonato perché ci faceva prendere troppi gol. Questo modulo rispolverato per l’occasione causa infortunio di Matuidi e per la mancanza di fiducia per vari motivi in Marchisio, Sturaro, Bentancur come terzi di centrocampo. Pronti via sembra che il voler aggredire, perché il 4231 si fa per aggredire, abbia dato subito i suoi frutti. 10 minuti e si è 2-0. Il Tottenham è annichilito, da lì a poco in un contropiede Higuain sfiorerà il 3-0. Poi succede che inspiegabilmente si spegne la luce e si va in vacanza. Il Tottenham che fin lì non ha giocato ed è alle corde e che potrebbe prendere un imbarcata di 4 o 5 gol a zero riassetta le idee, o meglio, in pieno stile Inglese esser sotto uno o due o cinque a zero per loro non fa differenza. Nello spirito del loro calcio si gioca sempre con ogni risultato e se si è sotto 5-0 chissà magari si finisce per perdere 5-3 e si esce pure fra gli applausi del proprio pubblico. Noi invece si comincia a fare i calcoli. Così dal possibile 3-0 nostro fino alla fine del primo tempo si smette completamente di giocare tanto che il Tottenham riesce ad arrivare a una percentuale di possesso palla del 73%, in casa nostra, una roba indegna, e soprattutto riesce a fare il 2-1 che li rilancia e li mette ancora più in corsa. Noi per non farci mancare nulla riusciamo pure a fallire il rigore del possibile 3-1. Fino a li è stato per 35 minuti un monologo del Tottenham che viene in casa nostra e invece di cagarsi sotto… ci caghiamo sotto noi. Una cosa molto brutta da vedere.

Nel secondo tempo grazie alle sostituzioni effettuate da Allegri e tolto Khedira che non può giocare in un centrocampo a 2, ma che molto probabilmente sarebbe da pensionare del tutto, la partita è più equilibrata. Abbiamo più volte l’occasione di fare il 3 soprattutto con tiri di Bernardeschi e abbiamo concesso abbastanza poco a loro che però trovano il pari su un episodio, dove il bravo Buffon del primo tempo commette un grave errore di posizionamento della barriera. Il 2-2 finale per quello che si è visto in campo sembra corretto, ma il Tottenham si è fatto preferire per intensità e propositività. Per la Juve resta una mezza sconfitta. D’altronde non potrebbe esser così se pareggi dopo esser in vantaggio per 2-0 al decimo minuto e dopo che ti danno due rigori in un tempo. Occasioni uniche sprecate.

Grave gravissima la mancanza di fame nel voler dare il colpo del Ko all’avversario alle corde. La Juventus resta incompiuta in Champions. Si soffre sempre oltre il lecito contro tutti e da sempre. Manca quella propositività e quella voglia di giocarsi le partite che nemmeno Allegri, dopo 2 finali disputate, ci ha dato. La cosa curiosa è che è quello che temevo che ho scritto nell’articolo di Fiorentina Juventus e ho ribadito in tv a Top Planet quando sono andato Lunedì. Non mi fido della Juventus in Champions e non mi è piaciuta nemmeno la conferenza stampa di Allegri che spesso invece mi sembra lucido davanti ai microfoni. In sostanza, ha detto che ci sono 9 squadre più ricche e quindi più forti di noi o per lo meno più attrezzate a conseguire la vittoria finale nonché che la Coppa è difficile. Va detto che di queste 9 a parte le solite 3 il resto sono squadre che per storia dovrebbero aver paura di incontrare la Juventus e non viceversa. Se poi la mettiamo sulla storia dei soldi e dei fatturati allora dobbiamo rivalutare tutte le lamentele di Sarri e i racconti sui ristoranti da 100 euro di Conte che fino a qui ci hanno fatto ridere e francamente non mi va.