Leonardo Bonucci, difensore della Juventus, ha parlato a due giorni dal derby d’Italia in programma domenica sera contro l’Inter. I campioni d’Italia si sono allenati anche oggi al mattino: dopo il lavoro a gruppi separati dei giorni scorsi, oggi la truppa si è allenata tutta assieme, ad eccezione degli infortunati Marchisio e Caceres. Allenamento basato prevalentemente sull’atletica e la tattica da adottare contro i nerazzurri.\r\n\r\nDopo l’allenamento, Leonardo Bonucci si è concesso ai microfoni di Sky e Mediaset rispondendo alle domande dei rispettivi giornalisti. Era inevitabile partire dai grandi complimenti di Pep Guardiola, giunti al termine della gara di andata degli ottavi di finale di Champions League:\r\n\r\n“Ne sono onorato – ammette – ma ora l’obiettivo e andare a Monaco e batterlo a casa sua. Negli ultimi anni abbiamo centrato gli ottavi, una semifinale di Europa League, la finale di Champions… Diciamo che la Juve in Europa è tornata. La partita di martedì ci lascia la consapevolezza di poter fare qualcosa di importante nel ritorno, ma solo se affronteremo i tedeschi con grande umiltà e rispetto perché anche loro, nonostante le difficoltà, sono difficili da battere. L’impresa è possibile perché abbiamo dimostrato nel secondo tempo che credendoci si può andare avanti. Servirà una Juve diversa però, soprattutto da quella del primo tempo. Loro sono un passo avanti perché gli basterà non subire gol per passare, ma noi ci crediamo, perché siamo una squadra forte”.\r\n\r\nLa Juventus ha effettuato quest’anno una rimonta eccezionale, merito soprattutto della difesa, dello stesso Bonucci, Buffon, Barzagli e Chiellini…\r\n\r\n“Aggiungerei Patrice Evra – continua Bonucci – che è un elemento importante per la squadra e lo spogliatoio. In questi mesi è stato l’atteggiamento di tutta la squadra ad essere cambiato: i giovani e i nuovi arrivati hanno capito l’importanza di indossare questa maglia e noi vecchi ci siamo rimboccati le maniche e siamo ripartiti con umiltà per far capire loro che la Juve non poteva essere quella vista a settembre e ottobre. Ora c’è spirito di sacrificio da parte di tutti. Siamo un blocco unico e l’abbiamo dimostrato anche martedì, quando gli attaccanti soprattutto nel primo tempo venivano a darci una mano. La miglior difesa si crea iniziando dal primo attaccante e arrivando fino al portiere. A tre o a quattro cambia poco: la difesa a tre ci dà un po’ più di protezione davanti alla porta perché permette di coprire il campo con più persone, ma abbiamo dimostrato di poter giocare anche a quattro. L’importante è avere assimilato concetti precisi da mettere in pratica”.\r\n
\r\nIn attesa del ritorno di Champions League contro il Bayern, la Juve deve rituffarsi nel campionato, perché domenica ci sarà da affrontare l’Inter di Roberto Mancini, convinta di poter fare risultato allo Stadium, dopo aver battuto lo scorso weekend la Sampdoria a San Siro. Comunque sia, l’Inter è al di sotto delle aspettative, soprattutto per come si era messa la prima parte della stagione:\r\n\r\n“Un po’ mi sorprende perché hanno un grandissimo allenatore e una rosa molto valida. Ovviamente quando non i risultati non arrivano qualcosa si può incrinare, ma noi dobbiamo scendere in campo con la consapevolezza di affrontare una grande squadra, per trovare gli stimoli e quella fame di vittoria che ci ha contraddistinto in questi anni. Vincere e andare a più quattro sul Napoli che dovrà poi giocare con la Fiorentina sarebbe importante, ma dobbiamo pensare solo a noi stessi. Ora siamo avanti e vincendole tutte da qui alla fine saremmo campioni. Non dobbiamo mollare, dritti verso l’obiettivo, perché potrebbe essere l’anno più bello della storia della Juventus. Poi, in Champions, come detto, ci crediamo, ma abbiamo il massimo rispetto del Bayern, e infine rimane la semifinale di Coppa Italia. Partiamo avvantaggiati con il 3-0 dell’andata, ma non andremo a San Siro a fare una passeggiata, anzi, cercheremo di chiuderla subito e ritornare in finale, anche perché sono tanti anni – conclude – che la Juve non ne vince due di fila”.