Leonardo Bonucci, capitano della Juventus e della nazionale italiana, ha parlato stamane dal ritiro azzurro di Coverciano. A chi gli chiede se si senta più leader con l’Italia che alla Juve, il numero 19 risponde così: “Io mi sento me stesso, sempre. Nel bene e nel male, tutto ciò che ho fatto nella carriera l’ho fatto essendo me stesso. Che sia la Juve o la Nazionale – insiste – io mi comporto come credo sia giusto. L’importante è che io la mattina mi possa guardare allo specchio ed essere consapevole di aver dato tutto me stesso per me e per la squadra. Ingratitudine? Se ci fosse stata negli ultimi tempi mi sarei sorpreso… Ma è tutta la carriera così, non mi spaventa nulla. Ho vissuto nella vita momenti peggiori, non mi spaventa ormai più nulla”.
Attaccato frontalmente dal tifo organizzato della Juventus nei giorni scorsi, Bonucci ha parlato anche delle giovani leve italiane: “C’è un po’ di mancanza di coraggio nel farli giocare, ma anche difficoltà nel trovare giocatori di un certo livello pronti per certe competizioni. Però bisogna lavorare e capire che per dare alla Nazionale una squadra all’altezza – chiosa – bisogna rischiare perché il rischio può dare soddisfazioni”.