Bonucci: “Non ero io a fare la differenza alla Juve” [VIDEO]

Stanno facendo molto discutere le ultime parole di Leonardo Bonucci, che dal ritiro della nazionale è tornato a parlare di Juventus

Leonardo Bonucci ha parlato oggi dal ritiro della nazionale italiana a pochi giorni dalla sfida decisiva con la Spagna per le qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018. Inevitabili, però, le domande sul campionato e sul suo passato bianconero. “Credo che la Juve, per la qualità dei singoli e quel che ha costruito negli anni, e il Napoli, per il gioco, siano un gradino sopra gli altri”, ha detto facendo la griglia della Serie A appena iniziata.

Si passa al recente passato e a quello che è diventato il trasferimento più “rumoroso” dell’estate 2017:

“C’è stato un momento esatto che mi ha portato a fare valutazioni diverse da quelle della società. Da lì in poi – le parole riportate da Massimiliano Nerossi su ‘LaStampa.it’ – siamo andati d’amore e d’accordo fino a fine stagione, poi sono andato via. Mi hanno detto infame, traditore, mercenario, tre parole pesanti da attaccare a uno che ha sempre fatto il massimo con la maglia della Juve”.

Poi, il difensore azzurro passa in rassegna i tre “epiteti” con i quali è stato apostrofato:

“Mercenario? Non sono andato al Milan per i soldi, perché la gente non sa che nell’ultima stagione alla Juve avevo preso quasi gli stessi. Mercenario è stato offensivo. Traditore? Non ho tradito nessuno. Infame non credo di esserlo stato, nei confronti di nessuno. Ho scelto il Milan: ci volevano le palle per farlo, e io non mi sono tirato indietro. Ora sono felice di far parte dei rossoneri e di avere la fascia di capitano, che mi dà il doppio di responsabilità”.

In molti dicono che alla Juve era Bonucci a fare la differenza, ma il centrale del Milan evidenzia come in bianconero siano rimasti tanti altri campioni in grado di farla:

“Ero io a fare la differenza? Assolutamente no: la Juve è fatta di grandi giocatori, e anche a loro rode di prendere gol. Ma non è Bonucci che faceva la differenza. Se non avessi avuto la fortuna di giocare con Buffon, Barzagli, Chiellini, Dybala, Higuain, Bonucci poteva fare ben poco. Adesso io voglio creare un grande gruppo al Milan, sperando di dare fastidio al percorso della Juve. Mi interessa essere ricordato come un vincente: conta la bacheca – conclude – , le chiacchiere se le porta via il vento”.

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