Bonucci: “Sono juventino da quando sono nato” [VIDEO]

Dopo il ritorno dal Milan, Leonardo Bonucci si ripresenterà oggi, venerdì 10 agosto ore 14:30, in conferenza stampa dall’Allianz Stadium di Torino

Leonardo Bonucci ha tenuto la prima conferenza stampa da quando è tornato alla Juventus. “Come ho visto la Juve da fuori? L’ho vista bene, come sempre, anche l’anno scorso. Vince perché ha una società e una struttura solida. Sono contento di tornare e entusiasta di iniziare nuovo percorso con compagni vecchi e nuovi. Voglio migliorare. Devo recuperare il tempo trascorso fuori da qui – continua – , che mi ha dato qualcosa a livello umano, ma mi ha tolto in merito di vittorie. L’unica risposta che poso dare è sul campo, con sacrificio, senso di appartenenza e fame, che non mi è mai mancata”.

Bonucci: “Vi racconto una cosa su Allegri…”

Bonucci torna a Torino dopo aver avuto delle divergenze con il tecnico Massimiliano Allegri: tra i due c’è stato un chiarimento e anzi, il difensore racconta un aneddoto relativo alla passata stagione. “Il rapporto con Allegri? È ottimo, da persone intelligenti ci siamo stretti la mano e abbracciati. Ci siamo visti tante volte nell’ultimo anno. Un aneddoto: quando ho ritirato un premio a Londra, ho voluto dedicarlo al mister perché è grazie a lui che sono migliorato in questi anni soprattutto nella gestione della partita”.

Insomma, le divergenze sono ormai alle spalle e la rabbia è sbollita nell’anno trascorso al Milan senza vincere nulla: “Ho capito che le decisioni prese nei momenti di rabbia non sono quelle giuste – ha confermato Bonucci – , ma ho avuto la fortuna, grazie alla società, il mio agente e il mister di poter tornare a casa adesso”.

Ovviamente, per Bonucci non sarà facilissimo riconquistare la fiducia di tutti i tifosi, che ricordano ancora il gol e l’esultanza all’Allianz Stadium lo scorso anno. “Capisco i tifosi e accetterò i fischi. Starà a me trasformarli in applausi. Li rispetto e li ho sempre rispettati. A fine partita sono sempre il primo ad andare a ringraziarli. La mia decisione dell’anno scorso è stata molto emotiva, perché sapevo che in quel momento non sarei stato me stesso”.

Bonucci: “Obiettivo finale di Champions a Madrid”

Quanto agli obiettivi stagionali, Bonucci non vuole lasciare nulla di intentato: l’ultima partita con la Juventus l’ha giocata a Cardiff in una finale di Champions, il sogno è ora quello di arrivare a Madrid e magari vincere la “coppa dalle grandi orecchie”. “L’obiettivo è quello di arrivare in finale a Madrid, di essere competitivi in ogni partita e giocarci ogni trofeo. Avevo offerte dall’estero ma la mia volontà era solo di tornare qua, di tornare a casa.

Sulla scelta di Bonucci probabilmente ha pesato anche il calciomercato e gli acquisti stellari del club bianconero, su tutti quello di Cristiano Ronaldo: “Avere Cristiano dalla nostra parte ci aiuta. Se dovessimo incontrare il Real non partiremo 1-0 per loro. È stimolante allenarsi con lui, non tralascia nulla, ci permette di alzare il livello ancora di più”.

Infine, un chiarimento sulla vera storia dello sgabello: “Lo sgabello? Sfatiamo un tabù: avevo un posto in fila, ma vivo la partita in maniera troppo nervosa. Perciò di mia spontanea volontà mi sono alzato e poi ho preso uno sgabello, che è stata poi la mia rovina. Di sgabelli a casa ne ho tanti, magari lo riprovo…”, conclude Bonucci.

Leonardo Bonucci | Conferenza stampa 10 agosto 2018

Leonardo Bonucci sta vivendo i primi giorni della sua seconda avventura alla Juventus e oggi, venerdì 10 agosto, si ripresenterà in conferenza stampa. Appuntamento all’Allianz Stadium alle ore 14:30 con la diretta che sarà trasmessa in streaming sia sul sito ufficiale sia tramite la pagina Facebook della Juve. C’è grande curiosità da parte dei tifosi bianconeri, molti dei quali lo scorso anno si sono sentiti traditi dal suo passaggio al Milan. Dopo solo un anno, Bonucci ha preferito lasciare i rossoneri per tornare in quella che lui stesso ha definito “casa sua” (con Higuain e Caldara a fare il percorso inverso). Effetto Ronaldo o consapevolezza che in rossonero sarebbe stato difficile aprire un ciclo come avvenuto alla Juventus?