Bono Vox e Nike prodighi per salvare l’Africa
Ha cominciato Didier Drogba. Dopo il 3-0 all’Arsenal, domenica, ha indicato alle telecamere lo scarpino del prodigioso gol su punizione. Con i lacci rossi, lui del Chelsea “blue”. Ma da oggi in tutto il mondo con i lacci rossi Nike, e tutti i prodotti del marchio (RED), si salvano migliaia di adulti e bambini in Africa. La guerra all’Aids e alla sieropositività sta registrando incoraggianti successi. Ma le stime dicono che ogni giorno muoiono 3.600 uomini, donne e bambini nell’Africa sub sahariana, con 6.000 nuovi casi di infezione nella fascia tra 15 e 24 anni. Tutti gli utili netti dalla vendita dei prodotti (RED) della Nike vanno al Global Fund, il fondo per la lotta a Aids, tbc e malaria. Materazzi e gli altri campioni con Bono, leader degliU2 da oltre vent’anni impegnato nei grandi progetti per l’Africa, raccontano che bastano 2 pillole al giorno, costo 25 centesimi di euro, a salvare milioni di malati di Aids e di sieropositivi. «Il Mondiale 2010 in Sudafrica—dice Mark Parker, presidente e capo esecutivo Nike — è una grande occasione per portare all’attenzione del mondo la gravità dei problemi sanitari nel continente».
«L’Hiv distrugge l’Africa—ripete Drogba, che ha appena varato la sua Fondazione per la Costa d’Avorio —. Dobbiamo far sapere a tutti quant’è facile curare i malati oggi. E’ più importante che vincere la Premier col Chelsea ». «Ci volevano 10.000 euro l’anno per curare ogni malato — sottolinea Bono degli U2 — ma grazie a personaggi come Bill Clinton le case farmaceutiche hanno ridotto i prezzi: ora bastano 100 euro». «Bono, Drogba, la Nike sono una garanzia — chiude Materazzi —. Sto costruendo un orfanatrofio in Tanzania, so bene quando un progetto è serio. Per questo sono felice di dare una mano anch’io». In Italia, il primo match in cui si vedranno i laccetti rossi sarà proprio il big match Juventus-Inter.