Bologna-Juventus: al Dall’Ara un match da prendere con le pinze
La Juventus, in Emilia-Romagna contro il Bologna, per strappare i tre punti e confermare il suo ottimo stato di forma: l’analisi tattica
Sulla carta non ci dovrebbe essere storia, visto e considerato l’abissale divario tecnico fra il Bologna di mister Donadoni e la Juventus di Massimiliano Allegri. Ma il condizionale è d’obbligo, perché, come è logico che sia, il calcio non è una scienza esatta. E i fatti, sempre, contano più di qualsiasi chiacchiera da bar. La gara di domenica alle 15:00, al Dall’Ara di Bologna, non sarà irrefutabilmente una passeggiata di salute. Con l’Inter, sabato scorso, i bianconeri hanno disputato un’ottima partita, dominando in lungo e in largo sul piano del gioco, sotto l’aspetto fisico e dal punto di vista della supremazia territoriale, producendo almeno 4-5 nitide occasioni da gol. Ma la Vecchia Signora, rispetto al big match contro i nerazzurri, si presenterà in Emilia-Romagna piuttosto incerottata, poichè non saranno utilizzabili per infortunio Buffon, Lichtsteiner, Chiellini, Howedes (lungodegente), Pjaca, ancora in fase di recupero, ma probabilmente non sarà dell’incontro (almeno dal primo minuto) neanche Juan Cuadrado. Il colombiano, non dovesse partire titolare, potrebbe essere sostituito da Douglas Costa o Bernardeschi. I felsinei, all’undicesimo posto con 21 punti e a +10 dalla terz’ultima posizione in classifica, occupata attualmente dalla Spal, dovrebbero schierarsi con tutti i loro uomini migliori, ad esclusione dell’indisponibile Di Francesco.
Bologna-Juventus: l’analisi tattica
I rossoblù, come consuetudine, pare possano scendere in campo con il consueto 4-3-3, che annovera un tridente formato da Verdi, Destro e Krejci. Il Bologna è una compagine generalmente ben disposta sul terreno di gioco, sia in fase di non possesso, che in quella di possesso. Il trio di metà campo, che dovrebbe essere costituito da Poli, Pulgar e Donsah, è particolarmente abile nell’interdizione e a intasare gli spazi per soffocare la manovra avversaria. In fase propositiva, invece, Roberto Donadoni si affida principalmente all’imprevedibilità di Simone Verdi, in grado di calciare indifferentemente con destro e sinistro, di effettuare pericolosissimi tagli alle spalle della retroguardia e di puntare il suo diretto marcatore.
La Juventus, rispetto alla sfida dell’Allianz Stadium contro l’Inter, potrebbe cambiare almeno tre interpreti, ma senza modificare il 4-3-3 o 4-3-2-1. Barzagli, Alex Sandro e Dybala dovrebbero sostituire Chiellini, Asamoah e Cuadrado. A Madama occorrerà ritrovare quel pizzico di lucidità, smarrita nel match precedente, specialmente negli ultimi sedici metri. Ma è doveroso, sotto molteplici punti di vista, bissare la prestazione sfoderata con la Beneamata, che ha fornito una pletora di indicazioni assai confortanti. Se giocasse la Joya, sin dall’inizio, sarebbe auspicabile che tornasse realmente a dimostrare il suo valore, peraltro, inestimabile. Da un talento purissimo, cristallino come lui, tutti i tifosi juventini (giustamente) pretendono prestazioni all’altezza della sua caratura. Juve, niente regali! Per quelli ci pensa Babbo Natale.